Sogni, promesse volano... Ma poi cosa accadrà?

Gianni Rodari

Obama, anatra zoppa. Washington travolta dall’ onda rossa del Gop ma…

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cowboy2Barack Obama è ormai un’anatra zoppa. L’onda rossa del Gop – il rosso è il colore del Great Old Party –  ha travolto Washington. L’America ingrata ha consegnato questa notte la vittoria delle elezioni di mid-term ai Repubblicani, che hanno conquistato il Senato e rafforzato le loro posizioni alla Camera dei Rappresentanti, riprendendo in mano il Congresso intero come non accadeva dal 2006. Una bocciatura sonora per il presidente. Ma una bocciatura ingiusta.

Obama ha traghettato gli Stati Uniti fuori da una pesantissima crisi, con coraggio e determinazione, adottando misure di segno opposto al neo-liberismo americano e antitetiche agli interessi delle grandi banche e dell’alta finanza, che alla fine hanno reagito distruggendo mediaticamente la sua immagine e offuscandone il prestigio agli occhi del mondo.

Obama, con coraggio e determinazione, ha cercato di umanizzare il lavoro, rendendolo flessibile negli orari e creando occupazione. Obama ha annunciato con coraggio e determinazione che aumenterà i salari minimi abbinandoli all’inflazione (come era in Italia quando c’era la scala mobile).  Ma questo ovviamente non è piaciuto ai colletti bianchi  né ai padroni, che rappresentano l’America che vota. Il presidente chiedeva a entrambi troppo e cioè di rinunciare a  quel need achievement che ha fatto grande gli Stati Uniti, ma che è ormai cosa del passato. Ancora. Obama con coraggio e determinazione ha promesso alle donne stipendi allineati con quegli degli uomini. Ma questo ovviamente non è piaciuto a quella parte della nazione, che si rispecchia nel mito maschilista del cowboy.

Obama con coraggio e determinazione ha messo mano al sistema sanitario americano e lo ha cambiato. Ma non è riuscito a respingere la pressione fortissima delle tante e ricche lobby che sulle malattie e sui farmaci hanno fatto la loro fortuna. E’ dovuto scendere a compromessi  e alla fine ha cambiato le regole ma ne è venuto fuori un ibrido che ha scontentato tutti, proprio come le tante e ricche lobby di Washington speravano.

Obama, con coraggio e determinazione, ha detto no al coinvolgimento nel conflitto in Siria, limitandosi a inviare droni in Medio Oriente e mettendosi contro i venditori di morte e di armi. E infine  ha detto no a Israele e alla sua folle guerra contro il popolo di Gaza.

Per tutte cose Obama ha pagato. Per tutte queste cose noi lo ammiriamo.

Velia Iacovino

 

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