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Lee Tamahori

OPEC+: ministero Esteri saudita respinge accuse USA

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“Non si basano sui fatti reali”

Il Ministero degli Affari Esteri saudita ha annunciato che il Regno si rifiuta di considerare la decisione adottata di recente dal cartello dei paesi OPEC+ come un pregiudizio nei conflitti internazionali.

Ha sottolineato in un comunicato che la decisione dell’OPEC+ è stata presa all’unanimità e si basa su una prospettiva economica che tiene conto dell’equilibrio tra domanda e offerta nei mercati e limita la volatilità.

L’Arabia Saudita sottolinea il ruolo fondamentale dell’OPEC+ nel raggiungimento dell’equilibrio nel mercato petrolifero e ha anche espresso il suo totale rifiuto delle dichiarazioni che parlavano dei suoi pregiudizi nei conflitti internazionali. Il Ministero degli Affari Esteri ha dichiarato che il Regno si rifiuta di prendere in considerazione la decisione dell’OPEC+ basata su motivi politici contro gli USA.

Ha aggiunto di respingere completamente le dichiarazioni che hanno criticato il Regno dopo la decisione presa il 5 ottobre e ha anche espresso il suo totale rifiuto delle dichiarazioni statunitensi che non sono basate sui fatti, rilevando che dipendono dal tentativo di ritrarre la decisione dell’OPEC al di fuori del suo quadro puramente economico.

“Il Regno ha chiarito, durante la consultazione con l’amministrazione statunitense, che il rinvio di un mese della decisione di tagliare la produzione, come proposto, avrebbe conseguenze economiche negative”.

Ha inoltre chiarito che i risultati delle riunioni dell’OPEC+ sono adottati attraverso il consenso collettivo degli Stati membri da una prospettiva puramente economica che tiene conto dell’equilibrio della domanda e dell’offerta nei mercati petroliferi e limita le fluttuazioni che non servono allo stesso modo gli interessi dei produttori e dei consumatori.

Riad respinge il tentativo di oscurare la posizione del Regno sulla crisi ucraina che non cambierà la sua posizione iniziale. L’Arabia Saudita voterà a sostegno delle risoluzioni assunte alle Nazioni Unite sulla crisi russo-ucraina, sulla base dell’adesione del Regno alla necessità che tutti i paesi rispettino la Carta delle Nazioni Unite e i principi del diritto internazionale e il suo rifiuto di qualsiasi violazione della sovranità degli Stati sui loro territori.

Il ministro saudita degli Affari esteri, Adel Al-Jubeir, aveva precedentemente sottolineato che l’escalation in Ucraina non è vantaggiosa per l’Europa. Ha aggiunto, in dichiarazioni alla “CNN”, che l’Arabia Saudita ha mantenuto i canali di comunicazione con Russia e Ucraina, indicando la ricerca di modi per portare le due parti a negoziare.

Ha anche affermato che l’accordo di scambio di prigionieri tra Russia e Ucraina non sarebbe avvenuto se il regno non fosse stato neutrale.

Quanto alla decisione di ridurre la produzione di petrolio, ha chiarito che l’Arabia Saudita non politicizza il settore del petrolio che non è un’arma ma piuttosto una merce finalizzata alla stabilità.

Queste dichiarazioni sono arrivate dopo che gli Stati Uniti, nei giorni scorsi, hanno criticato la decisione presa dall’OPEC+ il 5 di questo mese, di tagliare la produzione, ritenendola favorevole alla Russia.

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