Che ognuno avrà il futuro che si conquisterà.

Gianni Rodari

Bce, fine dell’aiutino. E ora?

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Fine dell’aiutino. Il programma di acquisto di titoli di Stato da parte della Bce, il cosiddetto Quantitative Easing, che ha garantito il mantenimento su di essi dei tassi bassi,  consentendo alle casse pubbliche di risparmiare miliardi di spese per gli interessi,  terminerà a partire dal prossimo gennaio.  L’annuncio è arrivato dal Consiglio direttivo della Banca Centrale Europea, che si è riunita fuori sede, a Riga.

Italia

Fino allo scorso  maggio la Bce ha acquistato 345 miliardi di titoli italiani, attraverso le banche centrali nazionali, alle quali oggi risulta intestato il 16% del nostro debito. Il nostro paese grazie a questa operazione paga attualmente meno interessi : se nel 2014, quando il Quantitative Easing non c’era,  essi erano pari al 4,6% del Pil quest’anno si stima saranno pari al 3,5%.

Da ottobre a dicembre

Da ottobre a dicembre gli acquisti di titoli verranno dimezzati da 30 a 15 miliardi al mese per poi da gennaio essere completamenti azzerati. La Bce comunque  reinvestirà il capitale dei titolo che scadranno fino a quando si renderà necessario  mantenere “ condizioni di liquidità favorevoli e di accomodamento monetario”.  Questo vuol dire  che l’Italia dovrà rifinanziare il suo debito a medio e lungo termine facendo leva sui privati.

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