Sogni, promesse volano... Ma poi cosa accadrà?

Gianni Rodari

Rip Cemetery, il primo cimitero virtuale a portata di app

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“All’ombra de’cipressi e dentro l’urne confortate di pianto è forse il sonno della morte men duro?” Si chiedeva a inizio ‘800 Ugo Foscolo. E, come la maggior parte di voi ricorderà dalle varie reminiscenze scolastiche, nei quasi 300 endecasillabi sciolti del suo carme il sommo poeta arrivava alla materialistica conclusione che le tombe, per quanto inutili per i morti, erano invece di estrema utilità per i vivi. La tomba come un luogo della memoria, fonte di riflessione e perfino d’ispirazione. Catapultati in avanti di più di due secoli, nell’era del digitale, del multimediale e della condivisione, questi luoghi della memoria perdono la loro fisicità, traslocano sulla rete e si fanno “social”: nasce con Rip Cemetery  il primo cimitero virtuale.

Un “memory wall” per ricordare i propri cari

RIPcemeteryRip Cemetery è un’applicazione gratuita per smartphone, tablet e pc che consente ad ogni utente di creare un proprio cimitero virtuale, in cui far visita ai propri cari in ogni momento e da ogni luogo del mondo. Ideata da un team di giovanissimi italiani nel 2014, l’applicazione offre diverse funzionalità e ricalca fedelmente molti aspetti di un cimitero tradizionale, come ad esempio la possibilità di lasciare messaggi e mazzi di fiori (ovviamente disegnati), con l’aggiunta poi di altre funzioni originali che il supporto virtuale può offrire. Essendo Rip Cemetery una piattaforma interattiva, si può personalizzare con diverse grafiche lo sfondo della tomba e arricchirla con foto e video da condividere con chiunque.

Il cimitero virtuale non ha orari di visite ed è accessibile da qualsiasi parte del mondo, proprio come un sito internet, e un’apposita opzione può informare di volta in volta il creatore della tomba virtuale sulle visite degli altri utenti. Mentre all’amministratore che crea il cimitero virtuale spetta, in via esclusiva, la personalizzazione del profilo della lapide e la possibilità di rimuovere eventuali contenuti impropri, ciascun utente che volesse lasciare un ricordo o esprimere il proprio cordoglio per il lutto può accedere alla tomba liberamente e lasciare messaggi, video o emoticons floreali, cuori o altri simboli selezionabili da un menu dedicato (alcuni dei quali a pagamento). Per poter incrementare la diffusione del progetto, e diventare un vero e proprio “virtual world cemetery”, il team di creatori di Rip Cemetery ha da poco lanciato anche una raccolta fondi su Indiegogo.

Il lutto ai tempi dei social network

“Oggi, nel mondo di internet e dei social network, gran parte della nostra vita si è trasferita online. – commenta Jacopo Vitali, uno dei fondatori del progetto di Rip Cemetery – I tempi sono diventati sempre più brevi e frenetici ed esternare i propri sentimenti al camposanto con il pianto è un atteggiamento raro e legato soprattutto alla parte matura della popolazione. La maggior parte delle persone tende ad elaborare il lutto all’interno delle proprie mura e a sfogarsi dietro ad una tastiera”.

In effetti, molti profili social di persone scomparse sono già diventate da tempo una sorta di lapidi virtuali. Che succede infatti quando, ad esempio, un utente di Facebook muore? Il più diffuso dei social network ha escogitato una soluzione, ovvero gli account commemorativi.

Come celebrare la morte dei propri cari

Facebook-cimiteroSe un utente muore, i suoi amici possono notificare l’avvenimento alla piattaforma fornendo prove di quanto asseriscono e della loro effettiva vicinanza con il defunto: la data di nascita di quest’ultimo, per esempio, o un suo indirizzo email e un necrologio. Avuta conferma della morte, il social network provvederà a rimuovere dal profilo alcune informazioni riservate, bloccherà la possibilità di fare login e imposterà l’accesso in maniera tale che solo gli amici confermati possano accedervi o trovarlo nelle ricerche. La bacheca resterà però visibile e funzionante e gli amici potranno così continuare a visualizzare il profilo e a lasciare i propri messaggi. La dimensione virtuale, inoltre, a differenza dei luoghi fisici come appunto una tomba o come i luoghi di un’incidente mortale, dove spesso spontaneamente la gente si reca per lasciare biglietti o mazzi di fiori, consente una conservazione più duratura e sicura degli omaggi al defunto. Un profilo su Rip Cemetery, come spiegano i suoi giovani startupper, è pubblico e condivisibile in tutto il mondo e al tempo stesso intimo e privato, un contesto dove ciascuno può vivere il proprio lutto o ricordo come meglio crede, aldilà persino delle differenze religiose. “Indubbiamente l’argomento è particolarmente sensibile – afferma Jacopo Vitali – coinvolge culture, riflessi religiosi e diversi approcci alla commemorazione dei propri cari. Rip Cemetery può accomunare però tutti coloro che, a prescindere dal proprio credo religioso, non amano comunque trascorrere la propria vita avulsa dal ricordo giornaliero dei propri cari defunti. Ogni ricordo è una testimonianza di affetto, che esula dagli schemi tradizionali”. Un potenziale 2 novembre quotidiano, insomma, sempre a portata di click.

E se a qualcuno tutto questo potrà sembrare una trovata un po’ macabra, o quantomeno stravagante, basterà pensare che il ricordo, molto più che la morte, è sempre stato un qualcosa di personale e, ai tempi delle app, è semplicemente divenuto personalizzabile.

Giulia Di Stefano

L'Autore

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