A Spoleto, nell’ambito dell’XI edizione di Spoleto Art in the City (Presidente, Luca Filipponi), si è chiusa la seconda edizione del ” Menotti Art Festival”, nel contesto del rinascimentale Palazzo Leti Sansi, con il Patrocinio del Vescovo del Suriname ( l’ex- Guyana olandese) e di RoyLiew A Sie, Console Generale del Suriname in Olanda. Il Premio è stato ideato nel 2013 dall’attrice e cantante Marcia Sedoc ,Presidente dell’Associazione Fajaloby Onlus (che si occupa di scambio culturale e sociale ), e da due anni viene consegnato a Spoleto e condiviso con Divimpex Consulting Srl, di Frank Olivier Saye, imprenditore della Costa d’Avorio che si occupa di Mediazione internazionale e diritti umani. Il Premio 2019 è stato consegnato alla presenza di delegazioni diplomatiche e imprenditori dall’Olanda e altri paesi del mondo, come Max Sordam, docente all’Università di Scienze Umanitarie di Amsterdam.
Della Commissione di questo premio, dedicato a “Pace-Libertà-Diritti Umani”, ha fatto parte anche il Presidente di CulturAmbiente Associazione Internazionale & Centro per la Pace, Prof. Umberto Puato, Ambasciatore di Pace O.F.M. Roma-Assisi: che ha consegnato alcuni Premi, assieme a Marcia Sedoc, a personalità che si sono distinte per aver portato un messaggio di Pace, Giustizia e Libertà attraverso l’arte, la cultura, la musica o l’imprenditoria.
Dal mattino del 27 settembre in poi, Palazzo Leti Sensi ha aperto le sue porte alle Mostre di arti figurative e di libri. CulturAmbiente – che dal 2005 si dedica alla promozione di un’autentica cultura pacifista e ambientalista – ha curato uno spazio dedicato alla letteratura, in cui le poetesse Maria Pia Alfonsi, in arte Mapi (delegata CulturAmbiente per le Isole Canarie), Rosanna Sabatini (delegata CulturAmbiente per Rieti e provincia) e il critico letterario Cinzia Baldazzi hanno esposto le loro pubblicazioni.
CulturAmbiente ha presentato anche un corto, realizzato grazie al contributo di Nuovo Imaie: “Acqua alta”, film diretto dalla regista Rita Giancola con la partecipazione straordinaria dell’ attore-doppiatore e musicista Edoardo Nevola, e con gli attori Maria Tona, Tiziano Mariani, Manrico Caldari, Noemi Angeloni, Ilaria Pagano. Questo cortometraggio, da un’idea di Enrico Bonomini, tratta la tematica del riscaldamento globale, al centro anche dell’ultima assemblea delle Nazioni unite a New York.
L’inaugurazione ufficiale della Mostra è avvenuta il 27 settembre: il critico d’arte Ugo Bongarzoni ha introdotto le opere di arti esposte da artisti come Alvaro Caponi, Antonietta Pignatelli Palladino, Angelo Casella, Alberto Spina, Ausilia Minasi, Anna Maria Tani, Antonella Nelli, Baldo Ingrassia, Chema Rivas, Claudia Marini, e tanti altri. E’stato consegnato anche un Premio Letterario, a Giovanni Mercadante (scrittore e giornalista), Ketty Carraffa (opinionista televisiva, fotoreporter e scrittrice) e Paola Galligani (scrittrice).
Durante le varie giornate del Festival si sono esibiti artisti di rilievo come il tenore Koffi Julien Attaumbre, la cantante Jazz Evita Tjon A Ten, il soprano Sara Pastore, il cantante Dani Rap ( con una suggestiva performance insieme al pittore non vedente Andrea Spuntarelli), il cantautore libico Abs Hima, il musicista Luca Neves, in arte FatNegge, l’artista Helene Mastroianni, il musicista e attore Moustapha Mbengue, e altri.
Sono stati proiettate diverse pellicole di registi nazionali ed esteri, su importanti tematiche culturali, sociali, ambientali: come “My name is 877″, videoteatro di Michele Celeste,”Yousef”, di Mohamed Hossameldin, “La gita”,di Salvatore Allocca, “La fiamma nera”, di Bruno di Luia e Michele Le Roy. Significativo, il video realizzato in Argentina dall’attrice Maria Cristina Moglia, tra i “meninos de rua” (termine, in realtà portoghese,) delle “villas”, l’equivalente argentino delle “favelas” portoghesi: dove coraggiosi volontari di varie ONG cercano di migliorare la vita degli abitanti in un contesto dominato da narcos e criminalità comune.
Significative le partecipazioni anche di Angelo Rallo, manager che realizza campagne di sensibilizzazione specialmente contro la violenza sulle donne, l’abbandono degli animali e la sicurezza stradale, Giuseppe Barile, imprenditore pugliese dedito alla produzione soprattutto del rinomato “pane dorato” di Altamura (che, insieme al Prof. Puato, si è soffermato sulla storica valenza del pane anche come simbolo di pace e di cultura) e Svitlana Savytska, autrice di due progetti per la lotta all’autismo attualmente in studio presso il Liceo romano “Teresa Gullace” . Il Festival si è concluso con la consegna di un attestato di partecipazione a tutti gli artisti alla presenza del critico d’arte Ugo Bongarzoni.
Nella foto: Da sinistra, Umberto Puato, Marcia Sedoc e Frank Olivier Saye