La base navale di King Faisal a Jeddah riceve la più grande evacuazione fino ad oggi dal Sudan
Il terzo convoglio di evacuazione navale è arrivato il 26 aprile alla base navale di Jeddah, proveniente da Port Sudan, dopo un viaggio durato quasi 8 ore.
La base navale King Faisal di Jeddah ha ricevuto, con fiori e dolciumi, i passeggeri della più grande operazione di evacuazione finora dal Sudan. Questo è avvenuto tra saluti e applausi dei passeggeri della nave “Amana” per le forze di sicurezza saudite al suo arrivo in porto.
La nave “Amana” è arrivata sotto la protezione delle forze navali saudite con a bordo 1.687 persone di 58 nazionalità. E’ stata ricevuta da numerosi funzionari, ambasciatori e rappresentanti di alcune missioni diplomatiche.
La nave proveniente dal Sudan trasportava 46 americani, 40 britannici, 11 tedeschi, 4 francesi e 13 sauditi, oltre a 560 indonesiani, 239 yemeniti, 198 sudanesi e 26 turchi.
Questo è il terzo viaggio di evacuazione che raggiunge l’Arabia Saudita, proveniente dal Sudan.
In una dichiarazione ufficiale, il Ministero degli Affari Esteri saudita ha annunciato che la nave che trasportava 1.687 civili in fuga dalla violenza in Sudan. La nave è arrivata mercoledì in Arabia Saudita, nella più grande operazione di salvataggio del suo genere che il Regno abbia mai effettuato finora.
Il gruppo è stato trasportato “da una delle navi del Regno”, ha dichiarato il Ministero degli Affari Esteri in una nota. Ha sottolineato l’entusiasmo del Regno nel”fornire tutti i bisogni primari dei cittadini stranieri in preparazione della loro partenza verso i loro Paesi.
Il segretario generale del Consiglio di cooperazione del Golfo, Jassem Muhammad Al-Budaiwi, ha elogiato il grande ruolo diplomatico e logistico che l’Arabia Saudita ha fornito nel processo di evacuazione dal Sudan. Ha permesso aii suoi cittadini e ai cittadini di un certo numero di paesi del Golfo, e a molti civili, diplomatici e funzionari internazionali di sfuggire al conflitto in corso.
Al-Budaiwi ha ringraziato la leadership del Regno, guidata dal Re Salman bin Abdulaziz e dal Principe ereditario Mohammed bin Salman per le loro direttive.
