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Gianni Rodari

Sudan: Arabia Saudita partecipa a conferenza donatori

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Il ministro degli Esteri Bin Farhan rinnova posizione regno a sostegno tregua

Il Principe Faisal bin Farhan bin Abdullah, Ministro degli Affari Esteri dell’Arabia Saudita, ha partecipato alla conferenza dei donatori di alto livello per il Sudan 2023.

La conferenza si è tenuta in videoconferenza. E’ stata copresieduta dal Regno dell’Arabia Saudita, dal Qatar, dall’Egitto e dalla Germania. Le Nazioni Unite erano rappresentate dall’Ufficio per il Coordinamento degli Affari Umanitari “OCHA”. Hanno partecipato anche l’Unione Europea e l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati.

Nel suo discorso alla conferenza, il Ministro degli Affari Esteri dell’Arabia Saudita ha dichiarato:

“Ci incontriamo oggi e il popolo sudanese attende con impazienza gli impegni che deriveranno dalla conferenza dei donatori per il Sudan. Impegni che aspirano a aiutarlo ad affrontare le sfide umanitarie e le dure condizioni in cui vive. Soprattutto con l’aggravarsi delle sofferenze dovute agli eventi che si stanno verificando in Sudan”.

Ha rinnovato la volontà del Regno di stare al fianco del popolo sudanese e di continuare il suo impegno per trovare una soluzione politica alla crisi. Ha sottolineato che il Regno ha ospitato le parti in conflitto a Gedda lo scorso maggio con un’iniziativa saudita-americana. Questo per sollecitare le parti in conflitto al dialogo per ridurre il livello di escalation in Sudan.

Ha anche chiarito che il Regno, in collaborazione con gli Stati Uniti, è riuscito a raggiungere un accordo tra le due parti in conflitto sulla “Dichiarazione di Gedda”. Un accordo è stato raggiunto anche per le successive molteplici tregue umanitarie. L’ultima delle quali è stata annunciata due giorni fa. Ha espresso la speranza che questi sforzi riescano a proteggere i civili ea fornire aiuti alle persone colpite.

Il Ministro degli Affari Esteri saudita ha affermato che il governo non ha risparmiato sforzi nel sostenere il popolo sudanese dall’inizio della crisi. Ha annunciato il fornitura di aiuti umanitari per un valore di 100 milioni di dollari attraverso il King Salman Center for Relief and Humanitarian Action. Ha consentito inoltre il funzionamento di un ponte aereo che ha raggiunto fino ad oggi 13 aerei. Di un ponte marittimo che ha raggiunto finora due navi che trasportano cibo, salute, riparo e altri bisogni. Ha lanciato una campagna popolare attraverso la piattaforma “Sahem” del centro.

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