Pacchi alimentari del World Food Programe delle Nazioni Unite, con su impresso il logo dell’Isis, sono stati intercettati e fotografati in Siria. E mentre l’agenzia dell’Onu sta cercando di verificare l’autenticità delle immagini, che sono state scattate nel villaggio di Dier Hafr, a 50 chilometri da Aleppo, dove l’ultimo invio di aiuti risale allo scorso agosto, il coordinatore regionale del programma, Muhammad Hadi, ha condannato questo vergognoso tentativo di manipolazione messo in atto dallo stato islamico per pubblicizzare la propria immagine presso chi versa in condizioni disperate. Le razioni del Wfp vengono distribuite in molte aree del paese dalla Mezza Luna siriana si ipotizza che numerose deterrate alimentari custodite in appositi magazzini possano essere finite nelle mani degli uomini del sultanato.
Secondo gli ultimi dati si stima che siano circa 10,8 milioni di persone nel Paese ad avere bisogno di assistenza umanitaria. Del totale 4,6 milioni sarebbero concentrati in aree poste sotto assedio e difficilmente raggiungibili. Il Wfp garantisce aiuti alimentari a quattro milioni di siriani all’interno della Siria e due milioni di profughi ospitati nei paesi vicini. Nel 2014 76 mila persone sono state uccise in Siria portando a oltre 200 mila il numero delle vittime totali del conflitto iniziato quattro anni fa.
