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“Tolino”, l’eReader tutto europeo sfida Amazon

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Tolino”, un nome buffo e senza senso, persino per un nuovo eReader, ma attenzione a non beffeggiarlo troppo, perché si rischierà di sentirne parlare a lungo nel prossimo futuro. Infatti sta per essere lanciato in Italia, con obiettivi più che illustri: punta a diventare il nuovo grande rivale di Amazon. Impossibile? Possibile.

I rivali di Amazon

Nel mercato eReader stanno avendo molto successo i lettori Kobo, che in Italia hanno a disposizione tutto il catalogo del marchio Mondadori. Ad oggi i modelli usciti sono molteplici, di tutti i tagli e funzioni, ma soprattutto per tutte le tasche: Kobo Touch, Kobo Aura, Kobo Aura Hd, e infine il top tra le proposte: Kobo Aura H2O, l’ultimo arrivato in famiglia e l’unico ad essere anche impermeabile – per soli trenta minuti certo, il tempo per una rilassante lettura in vasca -.
Oltre ai Kobo, anche i Sony sono buoni dispositivi, ma hanno conquistato una fetta di mercato davvero minima. Il Nook di Barnles e Noble, lanciato in Europa a marzo 2014, non se la passa molto bene ultimamente, ma resta negli Stati Uniti il rivale più diretto, anche se la crisi della catena di librerie lo sta trascinando con sé. Esiste anche il device Leggo di Ibs, che non ha avuto però un riscontro sfavillante, anzi. E infine il, ai più sconosciuto, Cybook di Booken, venduto anche da Feltrinelli.
Sul mercato internazionale resta il Kobo il rivale più agguerrito, i due non hanno infatti mai smesso di cercare di battersi sul tempo con le nuove uscite, spartendosi quasi equamente il mercato. Almeno fino ad oggi.

I rivali di Amazon caduti in battaglia: iRex e Pandigital

Il primo è iRex che nel 2009 era a un passo dal compiere il suo ingresso nel mercato americano, e con le più rosee aspettative. Era pronto a schiacciare il Kindle e Nook, presentando dei plus che gli altri due rivali non avevano ancora raggiunto, – la connessione 3g, maggiore nitidezza, un bel design e uno schermo più grande -, era all’avanguardia, tecnologicamente superiore, ma le cose sono andate piuttosto male a causa di una sfortuna abissale, oltre a una serie di errori imperdonabili. L’authority americana (Fcc), ha negato la sua approvazione impedendo all’iRex di mettere in vendita quel modello nel momento migliore dell’anno: il natale. La produzione è stata spostata, è rimasta invenduta, causandoil fallimento della linea che nell’anno successivo si è trasformato anche in un fallimento strategico da cui non sono stati in grado di rialzarsi.
Pandigital, entrato nel mercato anche italiano con prezzi più che accessibili e buone specifiche, è invece fallito nel 2012 insieme all’intera società.
Oggi a schiacciare Amazon ci riprova tolino, ma con molte più chance di successo.

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L’eReader tutto europeo

Il progetto “tolino” è frutto di un piano ideato dalla Deutsche Telekom, leader delle telecomunicazioni in Germania; un caso unico perché non è il prodotto di un’unica azienda, piuttosto di un gruppo di realtà che si sono unite con l’unico obiettivo di tener testa ad Amazon.
Nasce già nel 2013, dapprima con l’alleanza delle librerie tedesche poi, ampliando il mercato lentamente, scende in campo in Austria, in Belgio, in Olanda, in Svizzera e oggi anche in Italia. In Germania ha raggiunto una quota di mercato del 38%, contro il 47% di Amazon, perciò si parla di numeri grandi e destinati a crescere.
La notizia che lancia il nuovo device verso l’infinito e oltre, anche in Italia, è l’entrata in scena di Ibs, che con il suo vastissimo catalogo può davvero trasformarsi in un rivale reale, o almeno realistico.
Centomila gli ebook italiani che si aggiungeranno ai quasi due milioni di libri in inglese, francese, spagnolo e tedesco. In più tra pochi giorni scenderà anche fisicamente sul campo: verrà infatti messo in vendita il dispositivo, partendo da tolino Shine e tolino Vision2.

 

La strategia di tolino: librai e librerie protagoniste

Unire distributori, librai e case editrici è la mossa vincente di tolino. Infatti gli eReader sono disponibili, oltre che online, in tutte le librerie del circuito che potranno anche aprire un proprio sito di distribuzione su tolino, e guadagnare in questo modo una percentuale per ogni dispositivo venduto. Così le librerie, indipendenti e non, grazie a tolino riconquistano la scena, vengono poste al centro di questo sistema aperto che le rende protagoniste attive.
L’idea è quindi quella di coinvolgere tutti i livelli del mondo editoriale nel processo di vendita e diffusione, di spingere le librerie a vedere il digitale come un mezzo in più per incrementare gli affari. Insomma, una politica che riunisce cartaceo e digitale per inseguire risultati migliori, con un dispositivo al centro che si trasforma in un anello di congiunzione fra due mondi ad oggi ancora inconciliabili.
Per i lettori invece, il vantaggio sarà quello di poter finalmente essere liberi di acquistare gli ebook in qualsiasi libreria online del macrosistema tolino, e di poterli gestire come preferiscono, senza alcun limite.

Specifiche tecniche

Il basic tolino Shine, che uscirà al prezzo abbordabile di 99 euro, è un 6 pollici e punta sul prezzo favorevole più che sulle sue caratteristiche tecniche dello stesso livello di un Kindle base.
Il modell Vision 2, in vendita a 149 euro, ha un display da 6 pollici con tecnologia E-Ink Carta e illuminazione, 4 Gb di spazio interno, connettività wi-fi, uno spessore esiguo e altrettanto esiguo il peso – appena 174 grammi -, è touch, impermeabile e ha una nuova funzione detta Tap2Flip, che permette lo scorrere delle pagine sfiorando semplicemente il retro, cosa ancora mai vista, infine ha uno schermo unico sul mercato, oltre al Kobo Aura, che lo porta ad assomigliare più a un tablet.
Ciò su cui punta è l’integrazione di software e contenuti che lo rende, come appena spiegato, appetibile per le librerie anche esterne al circuito Ibs.

Il futuro

Tolino potrebbe infatti aiutare le librerie indipendenti a tornare competitive e a rilanciarsi in un mercato in cui riescono a malapena a stare in piedi. Se Kobo e Kindle, infatti, monopolizzano Mondadori e Feltrinelli, tolino potrebbe diventare il device delle piccole librerie, ed è per questo che si prevede un’adesione enorme al progetto, anche qui in Italia. C’è già chi ha detto “sì” a tolino: il circuito Libraccio, primo caso che non sarà di certo l’ultimo.

Ilaria Pasqua

 

 

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