Lo rivela un rapporto di una ONG yemenita
Un rapporto sui diritti umani ha rivelato che la milizia Houthi ha commesso gravi e diffuse violazioni contro la popolazione del Governatorato di Dhamar, nello Yemen centrale, e su coloro che lo attraversavano da altri governatorati, per un totale di oltre 18.000 violazioni in meno di sette anni.
La Rete yemenita per i diritti e le libertà ha affermato, in un rapporto, che la milizia Houthi ha commesso 18.413 gravi violazioni nel Governatorato di Dhamar nel periodo dal 1° dicembre 2014 al 30 ottobre 2021.
Queste violazioni vanno dall’omicidio, al rapimento, alla sparizione forzata, tortura, amputazione, irruzione, saccheggio e bombardamento di case, occupazione di istituzioni pubbliche e private, sedi di partito e luoghi di culto, posa di mine, reclutamento di bambini, creazione di tribunali e carceri privati.
La milizia filo iraniana ha commesso anche 474 esecuzioni extragiudiziali di civili, inclusi 32 bambini e 12 donne, ferendo 218 persone, e 19 casi di assassinio e liquidazione di figure sociali, politiche e tribali. Si parla anche di 1183 casi di sequestro di persona, 72 casi di sparizione forzata, 614 casi di arresto arbitrario di viaggiatori, 315 casi di minaccia ed esclusione dai pubblici uffici, 9 casi di stupro di bambini e donne e prostituzione forzata, 274 casi di violenza psicologica e fisica tortura e 105 casi di aggressione fisica a civili.
