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Yemen: Abdel Salam, l’impiegato che diventa proprietario di 27 società

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Dettagli sul misterioso portavoce Houthi arricchitosi con il regime sciita

Ha fatto una fortuna enorme, e oggi controlla la maggior parte dei settori economici dello Yemen. Oltre a gestire una rete finanziaria interna ed esterna. E’ questa la storia del portavoce dei ribelli dello Yemen, Mohammed Abdel Salam.

Da quando la milizia terrorista ha preso il controllo delle articolazioni dello stato yemenita, Abdel Salam, portavoce ufficiale della milizia Houthi e capo della sua delegazione negoziale, è riuscito ad accumulare enormi ricchezze. Oggi controlla la maggior parte dei settori economici nello Yemen, oltre a gestire una rete finanziaria interna ed esterna.

Il portavoce della milizia golpista controlla 27 società in ambiti diversi. A partire da servizi petroliferi, istituzioni commerciali e di investimento, import ed export, appalti, istruzione e scambio. Questo secondo il rapporto del team Yemeni Stolen Money Recovery Initiative.

Gli Houthi possiedono tre compagnie petrolifere che gestiscono l’intero settore petrolifero (import – export – mercato nero). Il più grande dei quali è la compagnia “Yemen Life” di Abdul Salam. Attualmente collabora con un gruppo finanziario iraniano e omanita per costituire una banca d’affari commerciale a Muscat. Con circa 400 milioni di dollari, ha l’obiettivo di riciclare denaro nel Sultanato dell’Oman, secondo quanto pubblicato dal sito di informazione locale “News Yemen”.

La personalità di Abdel Salam era circondata da molta ambiguità. Soprattutto dopo che apparve parlando a nome del gruppo Houthi nel 2007.

Secondo il sito “News Yemen”, da anni sui media yemeniti si discute molto sull’identità del portavoce ufficiale degli Houthi. Colui che si presenta come Muhammad Abdel Salam è una personalità misteriosa. Appare solo attraverso messaggi audio, in cui esprime le posizioni del suo gruppo.

Abdel Salam usa uno pseudonimo e nasconde il suo vero nome. E’ riuscito a sfuggire a diversi arresti, senza che i servizi di sicurezza sapessero che era in realtà il portavoce ufficiale degli Houthi, che appare attraverso le dichiarazioni audio.

Il nome Mohammed Abdel Salam non era altro che lo pseudonimo del portavoce Houthi. Il suo vero nome è Abdulsalam Salah Ahmed Abdullah Fleita. Nato nel villaggio di Al-Qalaa nel distretto di Razih del governatorato di Saada, principale roccaforte dei ribelli Houthi.

Abdel al-Salam ha studiato scienze religiose, sotto la guida di suo padre, Salah Ahmed Fulaita, prima di entrare nell’istruzione formale nelle scuole della città di Saada. Poi si è trasferito a Sana’a per studiare presso la sua università, ed essendo di una famiglia povera, viveva in case universitarie con studenti provenienti dai villaggi e dalle zone rurali.

Dopo il suo ritorno a Sa’ada, ha lavorato presso la Corte d’appello del governatorato, prima di dedicarsi al commercio di tappeti iraniani. C’è mistero intorno a questo periodo in cui si è trasformato da cancelliere a commerciante di tappeti iraniani. In quella che sembra essere una precoce predilezione per la cultura iraniana, con la quale in seguito si è schierato.

Nel 2009, Abdel al-Salam Salah Fleita, che all’epoca era descritto come il figlio di un anziano studioso Zaidi a Sana’a. E’ stato arrestato prima di essere rilasciato nell’aprile dello stesso anno, per ordine del defunto presidente yemenita Ali Abdullah Saleh. Quest’ultimo ha risposto alla mediazione praticata da alti esponenti sociali del governatorato di Saada. Ha dichiarato fino a quel momento la sua apparente lealtà allo Stato dello Yemen nella sua guerra con i ribelli Houthi, guidati dal famoso trafficante d’armi Faris Manna, poi nominato dagli Houthi come governatore del governatorato di Saada.

Nel novembre dello stesso anno 2009, mesi dopo il suo rilascio, il mistero ha di nuovo avvolto il nome di Muhammad Abdel-Salam. Era stata infatti annunciata la sua morte, con tre dei suoi aiutanti, in un raid aereo che aveva preso di mira il media center Houthi di Saada. Ma è apparso ore dopo in una telefonata con l’emittente degli Hezbollah libanese, Al-Manar TV.

Molti fatti confermano che l’intelligence yemenita all’epoca sapeva che Muhammad Abdul Salam era lo stesso Abdul Salam Salah Fleita, rilasciato dal presidente Saleh prima di essere preso di mira da un attacco aereo a Saada.

Abd al-Salam ha rivelato la sua vera personalità quando è apparso per la prima volta in video e audio in un’intervista televisiva nel dicembre 2012, trasmessa dal nascente canale Houthi “Al-Masirah”. Tv che lo ha nominato presidente del suo consiglio di amministrazione, durante il periodo in cui la milizia Houthi stava spianando la strada per estendere la sua influenza al di fuori del governatorato di Saada, per espandersi nella maggior parte dei governatorati dello Yemen.

A partire dal 2016, Abdel al-Salam ha guidato le delegazioni negoziali degli Houthi di fronte a quelle del governo yemenita. Ha guidato la delegazione del gruppo ai colloqui in Kuwait.

Doveva guidare la delegazione Houthi nelle consultazioni di Ginevra previste per il 2018. Ma la milizia ha deliberatamente ostacolato i negoziati e bloccato la strada alle opportunità di porre fine alla guerra nello Yemen.

 

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