La mutilazione per cui la vita perdette quello che non ebbe mai,
il futuro, rende la vita più semplice,
ma anche tanto priva di senso.

Italo Svevo

Yemen: accordo tra governo e Houthi per rilascio 880 prigionieri

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L’elenco comprende l’ex ministro della Difesa, il maggiore generale Mahmoud Al-Subaihi, il maggiore generale Nasser Mansour Hadi, fratello dell’ex presidente yemenita

Le delegazioni del governo legittimo yemenita e le milizie Houthi hanno concordato, al termine dei negoziati a Ginevra, di scambiare 880 prigionieri e rapiti di entrambe le parti.

Tra le persone che saranno liberate ci sono il ministro della Difesa, il maggiore generale Mahmoud Al-Subaihi, il maggiore generale Nasser Mansour Hadi, fratello dell’ex presidente yemenita. Saranno rilasciati dagli Houthi anche i figli del generale di brigata Tariq Saleh, membro del Presidential Leadership Council e suo fratello.

Il resto dei prigionieri rapiti, inclusi nell’accordo di aprile, potrebbero essere rilasciati in un prossimo round di negoziati.

Le delegazioni del governo dello Yemen e degli Houthi sono su posizioni diverse a Ginevra. Gli Houthi si rifiutano di negoziare sul destino di 4 giornalisti e un politico ancora nelle loro carceri.

Il sottosegretario al ministero yemenita per i diritti umani e membro della delegazione governativa, Majed Fadael, ha confermato la notizia. Ha riferito che l’accordo è una prima tappa, seguita da altre, che porteranno alla liberazione di tutti gli altri prigionieri.

Ha ringraziato i rappresentanti della coalizione e le due squadre dell’ufficio dell’inviato delle Nazioni Unite e del Comitato internazionale della Croce Rossa.

L’inviato delle Nazioni Unite in Yemen, Hans Grundberg, ha accolto con favore l’accordo delle parti in conflitto. Ha Sottolineato che le parti si incontreranno il prossimo maggio per discutere il rilascio di altri detenuti.

In una dichiarazione congiunta dell’ufficio dell’inviato delle Nazioni Unite e del Comitato internazionale della Croce Rossa, Grundberg ha affermato:

“Ringrazio le parti per aver fatto le necessarie concessioni per raggiungere questo risultato. Condivido l’aspirazione di centinaia di famiglie yemenite per un rapido e agevole attuazione delle liberatorie”.

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