Il futuro entra in noi, per trasformarsi in noi,
molto prima che accada.

Rainer Maria Rilke

Yemen: Coalizione rilascia 163 prigionieri Houthi

0

Terminato il loro trasferimento con l’aiuto della Croce Rossa internazionale

La Coalizione araba in Yemen, a guida saudita, ha annunciato di aver portato a termine la liberazione e il trasferimento di 163 prigionieri ribelli Houthi, e ha sottolineato che l’iniziativa saudita è nata da una premessa umanitaria per porre fine al dossier dei prigionieri e sostenere gli sforzi di pace.

La Coalizione a supporto della legittimità in Yemen ha confermato, il completamento del processo di rilascio e trasferimento di 163 prigionieri Houthi nell’ambito dell’iniziativa umanitaria saudita e ha apprezzato gli sforzi e il ruolo del Comitato Internazionale della Croce Rossa per coordinare il ritorno dei prigionieri a Sana’a.

Ha sottolineato che l’iniziativa saudita è nata da una premessa umanitaria per porre fine al fascicolo dei prigionieri e sostenere gli sforzi di pace.

Da parte sua, l’inviato delle Nazioni Unite in Yemen, Hans Grundberg, ha accolto con favore il rilascio di prigionieri da parte della Coalizione araba e il rilascio di prigionieri da parte degli Houthi e del governo yemenita in precedenza.

“LE PARTI HANNO CONCORDATO IL MESE SCORSO, TRAMITE IL MIO UFFICIO, UN ALTRO PROCESSO DI SCAMBIO DI PRIGIONIERI, E LI ESORTO A CONCORDARNE I DETTAGLI”.

La Coalizione ha reso noto che 3 aerei sono partiti per Aden e Sana’a per consegnare i prigionieri nell’ambito dell’iniziativa umanitaria saudita e ha aggiunto che 37 prigionieri sono stati trasferiti via terra.

In precedenza, la Coalizione ha affermato che 108 prigionieri sono stati trasferiti ad Aden, 9 a Sana’a e 9 combattenti stranieri vengono consegnati alle ambasciate dei loro paesi.

Il portavoce delle forze della Coalizione, il generale di brigata Turki Al-Maliki, ha annunciato lo scorso aprile che la leadership delle forze congiunte della Coalizione rilascerà 163 prigionieri Houthi che hanno partecipato alle operazioni di combattimento contro l’Arabia Saudita, come iniziativa umanitaria.

L'Autore

Lascia un commento