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Gianni Rodari

Yemen: Difesa, Houthi rifiuta la pace

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Il ministro della Difesa yemenita ha incontrato ad Aden l’addetto militare dell’ambasciata francese, Hudi Junaid

L’indolenza della comunità internazionale nei confronti della milizia Houthi è una delle ragioni della sua intransigenza. Una delle ragioni del suo rifiuto della pace, del suo ritorno all’escalation militare e della sua costante minaccia al percorso di spedizione.

Lo ha affermato il ministro della Difesa dello Yemen, tenente generale Mohsen Al-Daari. Ciò è avvenuto durante il suo incontro, lunedì 12 giugno, nella capitale ad interim yemenita, Aden, con l’addetto militare dell’ambasciata francese in Yemen, Hudi Junaid. Le due parti hanno discusso gli sviluppi della situazione e l’escalation della milizia Houthi, secondo all’agenzia ufficiale di stampa yemenita.

Il ministro della Difesa yemenita ha fatto riferimento ai massicci attacchi degli Houthi con droni. Al loro voler colpire le installazioni vitali e al loro assalto alle postazioni delle forze armate e agli obiettivi civili. La milizia Houthi ha piazzato milioni di mine che hanno causato gravi danni a vite umane e inquinato milioni di ettari di terreno.

Al-Daari ha sottolineato la necessità che la comunità internazionale eserciti pressioni reali sulla milizia Houthi. Questo per sottoporla a una pace globale e giusta.

Ha attirato l’attenzione sul razzismo del gruppo Houthi, che rivendica il diritto divino al potere e alla ricchezza. Sulla sua violazione di tutte le alleanze. La sua adozione della violenza e del terrorismo come unico mezzo per raggiungere i suoi scopi e obiettivi.

Da parte sua, l’addetto militare francese ha espresso la sua comprensione delle sfide che deve affrontare il governo legittimo. Ha sottolineato l’interesse di Parigi a sostenere gli aspetti umanitari nello Yemen e ad assistere nella formazione e qualificazione di squadre specializzate nello sminamento.

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