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Lee Tamahori

Yemen: Houthi stanno “lentamente” giustiziando 4 giornalisti

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Reporters sans frontières ha accusato la milizia di aver eseguito la condanna a morte di 4 giornalisti yemeniti rapiti nel 2015, torturandoli in vari modi nelle sue prigioni

L’organizzazione Reporters sans frontières ha attirato l’attenzione del Rappresentante speciale delle Nazioni Unite nello Yemen sulla situazione dei giornalisti detenuti a Sana’a.

Con un comunicato diffuso il 14 dicembre, si lancia l’allarme per le vite dei giornalisti, condannati a morte dagli Houthi nel 2020. Questi cronisti affrontano un pericolo reale di morte per la mancanza di cure e per le condizioni in cui versano.

Ha inoltre confermato che 3 dei quattro giornalisti detenuti, sono stati torturati con l’isolamento di almeno 45 giorni. Uno di questi è Tawfiq Al-Mansouri. Rivelando che le autorità carcerarie hanno spesso portato quest’ultimo fuori dalla cella, che condivide con altri detenuti, per torturarlo e picchiarlo brutalmente. Solo dopo è stato messo in una cella di isolamento per lunghi periodi.

Ha anche aggiunto:

“Abbiamo appreso che Al-Mansouri ha subito una frattura del cranio e non sta ricevendo cure mediche adeguate. La ferita alla testa arriva anche in un momento in cui soffre di diabete, reumatismi e dolori al colon”.

Tawfiq ha contratto queste malattie durante 7 anni e mezzo di detenzione e maltrattamenti dal suo arresto, avvenuto nel giugno 2015. Gli Houthi si sono rifiutati di consentire qualsiasi visita medica nonostante le suppliche della sua famiglia.

Secondo l’organizzazione, anche altri due giornalisti, Abd al-Khaliq Imran e Harith Hamid, sono stati picchiati. Questo è avvenuto per motivi sconosciuti. Sono stati anche rinchiusi in due celle di isolamento.

Il capo dell’ufficio per il Medio Oriente di Reporter senza frontiere, Jonathan Dagher, ha affermato che gli Houthi stanno lentamente eseguendo la condanna a morte emessa contro questi giornalisti torturandoli.

Dagher ha invitato l’inviato speciale delle Nazioni Unite per lo Yemen, Hans Grundberg, a fare tutto ciò che è in suo potere per ottenere il loro immediato rilascio.

Ha anche invitato gli Houthi a consentire ai rappresentanti delle Nazioni Unite di visitare questi giornalisti e di consentire a un’équipe medica di visitarli con urgenza.

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