Lenderking sollecita la consegna degli aiuti e un aumento dei finanziamenti umanitari
L’inviato statunitense in Yemen, Tim Lenderking, ha sottolineato la necessità di cogliere l’occasione della tregua per superare i problemi di accesso continuo agli aiuti e aumentare i finanziamenti umanitari.
Il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti per gli Affari del Vicino Oriente ha dichiarato, tramite il suo account Twitter, che l’inviato degli Stati Uniti ha parlato con le organizzazioni internazionali non governative per conoscere le loro esperienze nello Yemen e per discutere di ciò che è necessario per ridurre la sofferenza in tutto il Paese.
L’ufficio dell’inviato delle Nazioni Unite in Yemen, Hans Grundberg, ha accolto con favore il rilascio dei prigionieri Houthi da parte della Coalizione araba e il rilascio di altri da parte degli Houthi e del governo yemenita in precedenza, rilevando che le parti hanno concordato il mese scorso un altro processo di scambio di prigionieri.
La Coalizione ha confermato la fine del processo di rilascio e trasferimento di 163 prigionieri Houthi nell’ambito dell’iniziativa umanitaria saudita, sottolineando che l’iniziativa proveniva da una premessa umanitaria per porre fine al dossier dei prigionieri e sostenere gli sforzi di pace.
Le Nazioni Unite hanno annunciato il primo aprile che le parti yemenite hanno concordato una tregua di due mesi e una cessazione completa delle operazioni militari in Yemen, oltre all’apertura dell’aeroporto di Sana’a a predeterminate destinazioni.
L’annuncio della tregua è arrivato in concomitanza con le consultazioni a Riad, in cui è stata annunciata la formazione di un consiglio direttivo presidenziale in Yemen il 7 aprile, per assumere la gestione dello stato durante tutta la fase di transizione. Il Consiglio è guidato da Rashad Muhammad Al-Alimi, con 7 membri.
