La manifestazione ha coinciso con l’annuncio da parte dell’inviato delle Nazioni Unite in Yemen, Hans Grundberg, dell’inizio degli incontri tra i rappresentanti del governo yemenita e la milizia Houthi
Migliaia di residenti della città yemenita di Taiz hanno manifestato mercoledì 25 maggio, per chiedere la revoca dell’assedio imposto dalla milizia Houthi alla città da più di sette anni.
La manifestazione di massa ha coinciso con l’annuncio dell’inviato delle Nazioni Unite per lo Yemen, Hans Grundberg, mercoledì, dell’inizio degli incontri tra i rappresentanti del governo yemenita e la milizia Houthi appoggiata dall’Iran per la revoca dell’assedio imposto alla città, in base all’armistizio delle Nazioni Unite, entrato in vigore all’inizio dello scorso aprile.
La manifestazione, a cui hanno partecipato migliaia di residenti della città di Taiz, ha girato per molte delle sue strade principali, portando striscioni con frasi che chiedevano la revoca dell’assedio alla città e denunciando il silenzio internazionale.
Nella dichiarazione, rilasciata alla fine della marcia, i manifestanti hanno affermato:
“Sebbene accolgano con favore l’apertura dell’aeroporto di Sana’a e del porto di Hodeidah, esprimono il loro rammarico per non poterne beneficiare e sottolineano il loro accento sulla rapida apertura di tutte le strade del Governatorato di Taiz. La continua chiusura delle strade di Taiz comporta oneri umanitari, rischi e ostacoli eccezionali e priva il governatorato nei distretti sotto l’autorità Houthi di beneficiare dei servizi sanitari ed educativi nella città di Taiz, che è sotto l’autorità di il governo legittimo”.
