Dopo aver subito tortura la giovane attrice si trova ancora in carcere
La milizia Houthi dello Yemene ha trasferito l’attrice e modella yemenita, Entisar Al Hammadi, in isolamento, dopo averle praticato violenze e torture nella famigerata prigione centrale, a nord di Sana’a.
Lo denunciano le organizzazioni yemenita che operano in difesa dei diritti umani. La piattaforma mediatica “Yemen Future” ha citato due fonti, una delle quali proveniente dalla prigione centrale, che ha affermato che l’artista Al Hammadi è stata picchiata duramente e fisicamente mutilata dal suo carceriere, poiché Entisar sta scontando una condanna ingiusta nell’ambito di un processo farsa, come descritto dalle organizzazioni per i diritti umani.
Le fonti hanno anche indicato che il funzionario del reparto aveva picchiato al-Hammadi con un filo elettrico su tutto il corpo, con l’accusa di masticare qat fuori dal suo reparto designato.
Un tribunale di primo grado sotto gli Houthi aveva condannato l’artista e una delle sue compagne, a cinque anni di carcere e altri tre anni dalla data del loro arresto nel febbraio dello stesso anno.
La donna yemenita di 20 anni, è stata arrestata mentre era in viaggio con le sue due colleghe il 20 febbraio dello scorso anno. Nato da padre yemenita e madre etiope, Al Hammadi è una modella da quattro anni e nel 2020 ha recitato in due serie TV yemenite.
Lo scorso maggio, Amnesty International ha riferito che Al Hammadi era stata costretta a confessare diversi reati tra cui il possesso di droga e la prostituzione, e le autorità hanno deciso di sottoporla a un “test di verginità forzato”.
