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Yemen: ONG chiedono mappe mine agli Houthi

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L’appello è rivolto tramite l’inviato dell’ONU in visita a Sana’a

Le organizzazioni per i diritti umani attive in Yemen si rivolgono all’inviato delle Nazioni Unite, Hans Grundberg, affinché si faccia consegnare dai ribelli Houthi le mappe delle mine che hanno piantato nel Paese.

In una lettera congiunta all’inviato internazionale, le organizzazioni per i diritti umani hanno avvertito del disastro di mine, ordigni esplosivi e ordigni inesplosi che sono stati ampiamente piantati dal gruppo Houthi, e delle perdite umane e dei gravi danni materiali che hanno causato allo Yemen.

Nove organizzazioni per i diritti umani hanno invitato l’inviato speciale, Grundberg, a fare pressione sulla milizia filo iraniana affinché acceleri la consegna delle mappe per la posa delle mine e includa il dossier delle mine e dei loro pericoli nello Yemen, presente e futuro, nell’elenco dei priorità umanitarie.

Questa è stata considerata la porta principale di qualsiasi processo di pace in programma in Yemen e una vera garanzia per il raggiungimento di sicurezza e stabilità per tutti.

In una lettera congiunta all’inviato delle Nazioni Unite, in concomitanza con la sua visita nella capitale, Sana’a, le ONG hanno avvertito del disastro di mine, ordigni esplosivi e ordigni inesplosi piantati dal gruppo Houthi su larga scala e delle perdite umane e gravi danni materiali che hanno causato, facendo riferimento al loro precedente memorandum sul numero delle vittime esposto con numeri e statistiche.

Le mine continuano a mietere decine di vittime civili quasi ogni giorno e impediscono a migliaia di contadini di raggiungere le loro fattorie, che sono la loro unica fonte di sostentamento.

Le organizzazioni hanno confermato che il gruppo Houthi continua a piantare mine e ordigni esplosivi in ​​maniera eccessiva e indiscriminata, nonostante gli sforzi compiuti dal progetto saudita MASAM per bonificare le terre yemenite dalle mine.

La mancanza di mappe ha impedito ai team di ingegneri specializzati di raggiungere la maggior parte degli ordigni il che rende la sopravvivenza un vero pericolo per la vita della popolazione yemenita, nelle aree yemenite che sono ancora teatro di conflitti.

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