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Pietro Barilla

Yemen: ONU, accordo deve porre fine a violenza

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Una volta per tutte

L’inviato dell’ONU in Yemen, Hans Grundberg, ha chiarito che qualsiasi accordo si raggiunga tra le parti esso deve porre fine alle violenze in modo definitivo.

Nel quadro degli sforzi in corso delle Nazioni Unite per trovare una soluzione nello Yemen, Grundberg, ha annunciato di aver tenuto discussioni “franche e costruttive” con il gruppo Houthi a Sana’a. Ha discusso sui modi per andare avanti. Ha sottolineato che qualsiasi accordo deve porre fine alla violenza in modo sostenibile accettando un cessate il fuoco.

Ha parlato durante un briefing con i media al termine della sua visita a Sana’a, mercoledì 3 maggio.

Ha affermato che qualsiasi accordo raggiunto dalle parti yemenite deve garantire una fine permanente alla violenza. Così come un aumento del numero di destinazioni e voli verso e dall’aeroporto internazionale di Sana’a.

Ha sottolineato che l’accordo dovrebbe includere anche l’apertura senza ostacoli dei porti di Hodeidah. Ha parlato della ripresa delle esportazioni di petrolio del Paese, dell’apertura delle strade principali a Taiz e di altri governatorati. Oltre a pagare gli stipendi dei dipendenti del settore pubblico in modo “regolare e trasparente”.

Ha anche sottolineato la necessità di concordare un processo politico globale e completarlo, in modo che gli yemeniti se ne facciano carico e che sia sotto gli auspici delle Nazioni Unite.

Grundberg ha sottolineato che oggi si recherà ad Aden per incontrare il governo yemenita. Per ascoltare le sue opinioni sui modi per andare avanti, e ne discuterà anche con i funzionari sauditi e dell’Oman.

Ha concluso invitando le parti yemenite a compiere passi “coraggiosi” verso la fine del conflitto. Ha affermato:

“Ora è giunto il momento, più che mai, di dialogo e consenso, e di mostrare volontà politica e leadership seria per raggiungere la pace”.

Grundberg aveva confermato più di una volta negli ultimi tempi che le condizioni sono ora più favorevoli che mai. Per avviare negoziati e raggiungere una soluzione e la pace nel Paese, dopo anni di guerra.

Ha anche rilanciato gli sforzi internazionali per spingere i colloqui di pace tra tutte le parti yemenite. Colloqui che hanno portato, il mese scorso, al rilascio di centinaia di detenuti e prigionieri di entrambe le parti (gli Houthi e il governo legittimo).

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