Contro di loro vengono commesse atrocità
Un seminario sui diritti umani ha rivelato che la milizia Houthi ha arrestato 1.714 donne yemenite nel periodo dal 2014 al 2022.
Il simposio, organizzato dalla Lega per i diritti umani a margine della 50a sessione del Consiglio per i diritti umani a Ginevra, ha invitato la milizia Houthi a rilasciare tutte le donne detenute nelle carceri ufficiali e segrete e quelle detenute nelle sedi della polizia, delle indagini penali e della sicurezza politica dei dipartimenti di Sana’a, Dhamar e Qal’at Radaa. E’ stato chiesto anche di rivelare dove si trovano le donne detenute e scomparse con la forza, rilasciarle immediatamente e fermare tutte le pratiche di violenza di genere contro le donne.
Il simposio ha inoltre invitato la comunità internazionale a fare pressione sulla milizia Houthi affinché rilasci immediatamente e incondizionatamente le donne detenute e scomparse, a porre fine a tutte le violazioni contro le donne e a includere la milizia Houthi nell’elenco delle organizzazioni terroristiche per il suo coinvolgimento in crimini e gravi violazioni contro donne e bambini.
Il capo della Women for Peace Coalition in Yemen, Noura Al-Jarawi, ha indicato che il numero di detenuti nelle carceri della milizia Houthi è di 1.714 donne, di cui 504 nella prigione centrale di Sana’a, e 291 quello delle donne scomparse nelle prigioni segrete. La milizia filo iraniana ha emesso 193 condanne illegali contro donne con l’accusa di spionaggio, di far parte di reti di prostituzione e di partecipare alla cosiddetta “guerra dolce”.
Ha anche richiamato l’attenzione sulle pratiche della milizia contro le donne detenute attraverso torture fisiche, percosse con bastoni, cavi elettrici, scariche elettriche, arresto respiratorio per soffocamento, umiliazioni, torture verbali, schiaffi e forzature a confessare accuse che non sono state commesse.
