Lo ha detto il presidente Rashed Al-Alimi nella prima riunione del nuovo Consiglio di comando presidenziale
Il capo del Consiglio presidenziale yemenita, Rashad Al-Alimi, ha affermato venerdì sera 15 aprile che il consiglio ha la mano aperta per la pace, sottolineando che non esiterà a difendere la sicurezza dello Yemen e la sua gente e a sconfiggere qualsiasi progetto estraneo che prende di mira la sua identità panaraba e trasformalo in una spina nel fianco della regione per servire l’agenda e il progetto dell’Iran.
Lo ha detto durante la prima riunione del suo Consiglio di comando presidenziale. Il nuovo leader yemenita ha espresso la sua fiducia che l’integrazione degli sforzi nazionali, una traduzione dei risultati delle consultazioni tra le parti yemenite tenutesi sotto l’egida del Consiglio di cooperazione del Golfo, rappresenterà una nuova fase del lavoro per alleviare le sofferenze degli yemeniti che hanno resistito così a lungo.
Il Consiglio ha anche riesaminato gli orientamenti generali del suo piano di lavoro per il prossimo periodo, e i meccanismi per tradurre le responsabilità affidategli secondo la decisione di formazione in piani operativi pratici. Il Consiglio ha individuato una serie di priorità d’azione a livello locale, regionale e internazionale e ha sottolineato che il dossier della stabilità economica e dell’attenuazione delle sofferenze umane per i cittadini è una priorità nazionale assoluta e rientra tra le priorità del prossimo periodo.
Al-Alimi ha spiegato che la situazione imminente è eccezionale, sottolineando che tutti devono assumersi la responsabilità ed essere all’altezza delle sfide.
Il presidente yemenita, Abd Rabbo Mansour Hadi, ha ceduto il potere una settimana fa, dopo dieci anni di presidenza del paese.
