Le organizzazioni internazionali e regionali per i diritti umani hanno chiesto di esercitare maggiore pressione sulla milizia filo iraniana affinché rilasci i civili rapiti
Un cittadino yemenita, rapito del Governatorato di Al-Jawf, nel nord dello Yemen, è morto ieri 19 maggio dopo essere stato sottoposto a gravi torture nelle carceri della milizia Houthi.
Il Comitato per i media e i diritti del governatorato di Al-Jawf ha dichiarato che il cittadino Ali Hadi Misfer bin Rabaqa, 25 anni, del distretto di Khub Wal Sha`af è stato rapito quasi due mesi fa ed è morto sotto le torture durante la detenzione della milizia a Sana’a.
Il comitato ha reso noto che Bin Barqa è un civile che non appartiene a nessun partito politico ed è una delle vittime di una serie di crimini quotidiani commessi dalla milizia Houthi contro la popolazione del governatorato di Al-Jawf.
Il Comitato ha anche espresso la sua condanna per tali atti e violazioni, che sono incompatibili con tutti i trattati e le norme morali locali e internazionali. Ha quindi invitato le organizzazioni internazionali e regionali per i diritti umani a esercitare maggiore pressione sulla milizia Houthi affinché rilasci i civili rapiti e assicuri tutti i trasgressori alla giustizia internazionale.
Questo avviene due giorni dopo la morte di un altro uomo rapito, Basem Abdul Karim Al-Hobari, 27 anni, morto nelle carceri Houthi a Sana’a.
Il ministero dei diritti umani del governo yemenita ha affermato che Al-Hobari è morto sotto brutali torture nelle carceri di Houthi.