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Gianni Rodari

Yemen: USA chiede a Houthi di rilasciare dipendenti ambasciata

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Con un appello del segretario di Stato Anthony Blinken

Il segretario di Stato degli Stati Uniti, Anthony Blinken, ha invitato i ribelli Houthi dello Yemen a rilasciare il personale yemenita precedente e attuale e il personale delle Nazioni Unite per dimostrare il loro impegno per la pace e la loro volontà di partecipare a un futuro governo che rispetti lo stato di diritto.

Blinken ha confermato in una nota del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti che sono 12 i dipendenti arrestati dalla formazione filo iraniana, osservando che la maggior parte di loro non ha contattato le proprie famiglie e uno di loro è morto durante la detenzione all’inizio di quest’anno.

Ha anche aggiunto che la continua detenzione mostra un palese disprezzo per le norme diplomatiche e costituisce un affronto all’intera comunità internazionale, sottolineando che gli Stati Uniti continueranno gli sforzi diplomatici ininterrotti per garantire il loro rilascio e lavorare con i loro partner internazionali.

Il segretario Usa ha sottolineato che ciò getta “un’ombra di dubbio” sul desiderio degli Houthi di riportare la pace nello Yemen. A sua volta, la missione dell’Unione Europea in Yemen ha rinnovato, attraverso il suo account Twitter, il suo appello agli Houthi di rilasciare i dipendenti dell’ambasciata statunitense e delle Nazioni Unite detenuti.

Le Nazioni Unite hanno annunciato il 18 novembre 2021 che gli Houthi avevano arrestato due dei suoi dipendenti a Sana’a, il che ha sollevato la preoccupazione dell’organizzazione internazionale, che ha ripetutamente chiesto il loro rilascio.

L’ambasciata statunitense è chiusa dal 2015, dopo che gli Houthi hanno occupato la capitale yemenita, ma alcuni dipendenti yemeniti hanno continuato a lavorare da casa o come guardie di sicurezza degli edifici, prima che la milizia li arrestasse.

 

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