Che ognuno avrà il futuro che si conquisterà.

Gianni Rodari

Nell’Ue poco impegno per l’integrazione lavorativa degli immigrati

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“Di fronte ai problemi dell’invecchiamento della popolazione e della bassa crescita economica, sono pochi i governi europei che fanno abbastanza per  aiutare gli immigrati a passare da lavori precari e poco qualificati ad un lavoro dignitoso”. A dirlo il nuovo rapporto del Migration  policy institute (Mpi) e dell’Organizzazione internazionale del lavoro (Ilo). Secondo lo studio, “anche se, negli ultimi dieci anni, alcuni paesi hanno fatto investimenti importanti in politiche di integrazione nel  mercato del lavoro, l’obiettivo è stato soprattutto quello di dare un lavoro agli immigrati. Il risultato è che queste politiche non hanno favorito la progressione di carriera con il passare del tempo”.

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Protesta dei lavoratori immigrati

“In Europa, le prospettive demografiche -spiega Demetrios G.  Papademetriou, presidente emerito di Mpi – mostrano chiaramente che i  paesi non si possono permettere di sprecare il potenziale dei propri residenti, indipendentemente dalla loro provenienza. Anche se, negli  ultimi anni, alcuni paesi hanno dato priorità alle politiche di integrazione nel mercato del lavoro, non c’è stata particolare  attenzione alla qualità dei lavori e, di conseguenza, si registra un  ritardo nella progressione dei migranti verso lavori a qualifiche  medio-alte”.

Negli ultimi 25 anni, l’Europa ha conosciuto un’immigrazione  considerevole tanto dal continente quanto da paesi extra-Ue. La maggior parte dei migranti non sono stati selezionati in base alle  loro competenze, bensì sono arrivati attraverso canali umanitari o per motivi di ricongiungimento familiare. Molti, tra quelli in possesso  delle qualifiche richieste, hanno trovato lavoro facilmente, soprattutto durante il boom economico della metà degli anni 2000. Ma altrettanti, tra i nuovi arrivati, nonostante possiedano qualifiche ed esperienza considerevole, faticano a passare da un lavoro poco qualificato a una posizione stabile, di media qualifica.

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