Ecco qual è il problema del futuro:
quando lo guardi cambia perché lo hai guardato.

Lee Tamahori

LO SCANDALO PETROBRAS CONTINUA A SCUOTERE IL BRASILE

0

Lo scandalo Petrobras continua a scuotere il Brasile ancor piu’ dopo i tanti recenti arresti di politici e amministratori.

La vicenda

La vicenda, nel suo complesso, ha condizionato tutta la campagna elettorale conclusasi da poco. La presidente rieletta ha vinto per un soffio, l’opinione pubblica è assai irritata e l’immagine del PT ne è uscita alquanto malconcia. E’ un ciclone che ha svelato un intreccio di malaffare e larghe connessioni tra economia e finanziamento illecito alla politica. Secondo le accuse tra il 2004 e il 2012 Petrobras avrebbe deviato fondi per 3 miliardi di euro, una grande rete di tangenti in entrata e in uscita da Petrobras. Per la prima volta dopo molti anni il Brasile vede offuscata la sua immagine da “ miracolo economico”. Tutto cio’ porta con se due conseguenze negative all’ordine del giorno , una politica e una economica.

Brazil_petrobras

Le stime della Banca Centrale

Il governo esce indebolito dalle recenti elezioni e la sua vita è legata a una continua necessità di trovare in Parlamento i numeri per governare facendo i conti con l’evidente obbligo di patteggiare di continuo con l’opposizione: il rischio è sempre quello di uno stallo legislativo. La seconda questione è di carattere economico-finanziario: si allontana la prospettiva di una ripresa economica. Le stime della Banca Centrale parlano di una crescita del PIL dello 0,77 per il 2015, l’inflazione viaggia ormai verso il 7% e il governo è impegnato a frenare i prezzi che continuano a salire.


(source: tradingeconomics.com)
I dati macroeconomici mostrano un Paese in recessione tecnica ben sintetizzata dall’istituto per gli studi di politica internazionale dell’università Bocconi. Diverse le ricette tra la presidente rieletta e l’opposizione. La prima impegnata a affrontare i problemi macro senza pero’ depotenziare i suoi programmi socio economici, la seconda tesa a un rinnovamento radicale del sistema economico con, per usare una formula a noi nota, meno Stato e piu’ privati.

I governi precedenti

I meriti dei governi precedenti sono noti e indubbi e hanno traghettato fuori dalla povertà 30 milioni di cittadini, consegnandoli alla emergente classe media; ora però quel modello di politica economica è in crisi e la sfida sarà quella di spingere l’economia senza che venga stritolata e munta dallo Stato.
La nostra impressione è che il governo dovrà chiedere ai cittadini dei sacrifici cercando di ottenere un maggior introito dalle politiche fiscali per sostenere la domanda e la ripresa dei consumi. Ma questo e’ un profilo di politica economica a breve termine. Una reale ripresa economica la si potrà avere solo con una politica legata al finanziamento di infrastrutture moderne, con una politica che rafforzi la società della conoscenza a partire dalla scuola, e una politica che affronti le problematiche sociali a cominciare dalla sanità. Non ultimo un dimagrimento dello Stato che favorisca l’iniziativa privata. Senza di ciò temiamo che qualsiasi sforzo avrà risultati assai modesti. Come si vede per certi versi la vicenda Petrobras rispecchia una situazione di un paese che ha l’obbligo di rinnovarsi.

Alessandro Battisti

L'Autore

Lascia un commento