Che ognuno avrà il futuro che si conquisterà.

Gianni Rodari

Le aste d’arte. L’investimento che piace

0

Avete un malloppo di un po’ di decine di milioni di euro nel materasso e vi andrebbe d’investirli? La recente aggiudicazione, ad un’asta di Sotheby’s a Londra, di cinque capolavori di Claude Monet, per un prezzo superiore del 20% alla base d’asta, dimostra che i capolavori dell’Impressionismo tirano sul mercato e si tratta di una tendenza sempre crescente. Sono, infatti lievitati da 44 milioni di sterline a 55,7 milioni di sterline, ossia a circa 74 milioni di euro. Mica male!

Il mercato delle aste

aste3L’opera che, più delle altre, ha attratto le offerte dei partecipanti all’asta è ‘La veduta del Canal grande a Venezia’, una visione onirica, del tutto antitetica rispetto alla nitidezza di un Canaletto; il prezzo di aggiudicazione è stato di 23,5 milioni di sterline: una valutazione interessante ma assai inferiore al record toccato sette anni fa anche qui a Londra ma in un’asta di Christie’s, da ‘Le bassin au nymphéas’, pari a 40,9 milioni di sterline, ossia 54 milioni di euro. Anche se bisogna considerare che i valori sono falsati dall’attualizzazione.

Un altro pezzo di grande suggestione, messo all’asta dal MoMa di New York, è ‘Le Peupliers’, che ha trovato un compratore. Partita da una base di 9 milioni di sterline, le offerte si sono fermate a quasi 10,8 milioni di sterline. Tendenzialmente, secondo gli esperti d’arte, questi valori dei quadri degli Impressionisti sono destinati a crescere nei prossimi anni, sia per la qualità delle opere stesse, sia perché incontrano i gusti degl’investitori e dei collezionisti. Pare non esserci crisi, infatti, per il mercato dell’arte. O almeno, per quello di un certo tipo di arte. Nel 2014 le aste hanno sviluppato un giro d’affari di 16 miliardi di dollari; perché se, forse, i collezionisti provenienti dai Paesi tradizionali paiono essere diventati più cauti e meno ricchi, il panorama è rimasto stabile per l’irrompere sul mercato dei nuovi ricchi asiatici e dei Paesi emergenti. Pare, infatti che i cinque Monet arricchiranno non solo collezioni newyorkesi, ma anche di Taiwan e di Hong Kong.

L'Autore

Lascia un commento