Ecco qual è il problema del futuro:
quando lo guardi cambia perché lo hai guardato.

Lee Tamahori

Non aprite quella borsa

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Ovvero: il mondo di una donna in una clutch

borsaNon ho mai visto mio padre aprire e frugare nella borsa della mamma, mai. Se mia madre chiedeva: «è nella mia borsa, prendilo», papà sbucava con la sacca in mano e lasciava che fosse lei a frugare. Erano gli anni Novanta, mia madre girava sempre con un secchiello Gucci o con le prime shopping-bag di cuoio firmate Furla. Altri tempi, altre borse, altri uomini. Oggi siamo nella seconda decade del 2000 e la mia borsa è quasi sempre una clutch – più o meno capiente dall’esterno – e mio marito non fa che frugarvi (con mia continua sfuriata a seguito!) alla continua ricerca di fazzoletti, caramelle, analgesici, salviette umidificate, caricabatterie d’emergenza per il cellulare o spicci per il caffè. Sì perché gli uomini non vogliono monete nelle tasche: «pesano, fanno rumore in continuazione e poi sformano i pantaloni»; che cosa bizzarra, noi invece piace tantissimo, vero?

Ultimamente, forse perché vittima anche del trend, sono sempre più attratta dalle clutch. Le trovo estremamente eleganti e comode. Senza manico dite? Poco importa, risolvono un sacco di situazioni, prima fra tutte: l’uscita tarda dal lavoro e l’imminente appuntamento all’aperitivo, a cena o a teatro. Insomma, sembra che siate già pronte e non dovete obbligatoriamente sfoggiare la valigia-secchiello che di solito ci contraddistingue. Ma “de gustibus non est disputandum”. Secchiello, zainetto, shopper, bauletto, postina, clutch, baguette, minaudiere (la pochette gioiello, ndr.), shopper, le maison fanno a gara per regalare modelli e fantasie sempre diverse e adatte davvero a ogni tipo di donna e a tutte le loro milioni di personalità.

Perché la borsa viene scelta per rappresentare se stesse. In qualche modo è ancora l’oggetto che più contraddistingue l’uomo dalla donna in fatto di abbigliamento. E anche se può sembrare anacronistico, sessista e chi più ne ha più ne metta, questo oggetto rappresenta il potere femminile. La forza della donna e la sua unicità nell’essere una creatura morbida che contiene – la vita, i segreti, i sentimenti di un intero nucleo familiare – per conservare e borsamantenere vivi ricordi ed emozioni. Va bene, oggi oltre al portafogli e le chiavi di casa, vi teniamo un microcosmo fatto di tantissimi oggetti tutti indispensabili che, agli occhi di un uomo, sembra impossibile siano entrati in un minuscolo spazio vitale. Eppure è così, come nel corpo di una donna, seppur gracile e minuta, un intero mondo esiste e coesiste insieme a lei. La borsa altro non è che una dimensione interiore in cui mettiamo sempre un po’ del nostro mistero e della nostra personalità, proprio tra il rossetto e l’agenda, ecco perché gli uomini sono così curiosi.

 

Samantha Catini

L'Autore

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