La mutilazione per cui la vita perdette quello che non ebbe mai,
il futuro, rende la vita più semplice,
ma anche tanto priva di senso.

Italo Svevo

Quello che ho imparato dopo 7 giorni al mare col pupo

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Quello che ho imparato dopo 7 giorni al mare col pupo

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Che al mondo non c’è posto più bello del letto di casa propria;

 

Che se tuo figlio ha tre mesi in spiaggia ci vai alle sei del mattino e nonostante a quell’ora la luna sarà ancora alta nel cielo per sicurezza prenderai ugualmente ombrellone, sdraia e lettino;

Che se tuo figlio ha tre anni in spiaggia puoi concederti il lusso di andarci anche a mezzogiorno inoltrato e sebbene a quell’ora il sole spacca una ad una le pietre trascorrerai la giornata a fare su e giù sopra la sabbia rovente e a trovare attimi di sollievo di passaggio solamente sotto gli ombrelloni degli altri;

 

Che se tuo figlio gioca a lanciare la sabbia per definizione la sabbia andrà a finire diretta in faccia all’unica non mamma sdraiata come una sfinge egiziana a cospetto del sole;

 

Che il mare è immensamente bello ma basta un attimo e diventa il peggiore nemico;

 

Che quando tutto va storto solo una birretta ghiacciata può salvarti la vita;

 

Che la parte più bella della vacanza è esattamente quando te ne stai a pregustarla seduta in ufficio con aria condizionata, giornale e cappuccino fumante;

Che i castelli di sabbia sono fatti per essere rotti, e se dici no a tuo figlio nemmeno fai in tempo a finire la frase che qualcun altro bambino lo romperà al posto suo;

 

Che se un tempo guardavi il bagnino adesso guarderai ancora più intensamente la sedia dove per ore e ore sta seduto il bagnino;

 

Che la tua invidia non è per le donne single senza marmocchi di torno: la tua invidia e’ per quelle con due o più di due pupi che se ne stanno buoni buoni a giocare nello stessissimo posto fino a che ‘non te lo dico io’;

 

Che la civiltà finisce dove inizia la sigla del villaggio vacanze;

 

Che hai speso una fortuna per un resort a cinque stelle quando per far divertire tuo figlio sarebbe bastata una bagnarola con due papere e un pescetto rosso di gomma dentro al salotto di casa;

 

Che se prima non era estate senza una fetta di cocco ora l’estate fa rima soltanto e solamente con streptococco;

 

Che invece che Ferie, sarebbe assai più onesto parlare di Furie;

Che quando parti e’ molto meglio tenerlo segreto perché all’ennesimo ‘beata te vai in vacanza’ come minimo al primo bagno il telefono ti cadrà in mare aperto, dal cielo ogni giorno pioverà fango e la gola prenderà a bruciare come nemmeno il camino a Febbraio.

Fiorella Corrado

L'Autore

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