La mutilazione per cui la vita perdette quello che non ebbe mai,
il futuro, rende la vita più semplice,
ma anche tanto priva di senso.

Italo Svevo

Addio al Pd, gli arabi in Italia anti-Lega ma vicini ai 5Stelle

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Co-mai e Amsi: “il 60 per cento di arabi, musulmani e immigrati simpatizza per 5 Stelle, il resto diviso tra Leu e Forza Italia; pochi rimasti col Pd,  per colpa della politica di chiusura di Renzi”
Le Comunità del Mondo Arabo in Italia (Co-mai), l’Associazione Medici di Origine Straniera in Italia (Amsi) e il Movimento internazionale Uniti per Unire, esprimono i loro auguri al Movimento 5 Stelle, (che ha ottenuto la maggioranza dei voti come partito). Fanno le loro congratulazioni al centro destra, come coalizione al primo posto, e a tutti gli altri candidati alle elezioni del 4 marzo,  rispettando la volontà del popolo italiano:  pur non nascondendo la loro sincera preoccupazione per l’avanzata della Lega e di Salvini.
“Crediamo nella democrazia, nella libertà e dunque all’esito della volontà del popolo. Facciamo gli auguri ai vincitori e ai non vincitori”, chiarisce  Foad Aodi, Presidente di Amsi, Fondatore di Co-mai e Uniti per Unire.
“Tuttavia – aggiunge – non possiamo nascondere che gli scenari politici sono cambiati e più del 60 per cento di arabi, musulmani e cittadini di origine straniera vota ormai 5 Stelle, Forza Italia, Leu, o altre forze di sinistra; mentre pochi sono rimasti col Pd.
Sicuramente queste elezioni hanno visto perdere le forze politiche divise, coloro che han tradito la loro identità storica, che hanno lavorato per l’integrazione e il dialogo ma senza concretezza, senza candidare nessun candidato d’ origine straniera. Abbiamo proposto da tempo il progetto “buona immigrazione”, basato sul principio “diritti e doveri reciproci” e su un’immigrazione programmata e controllata. Ora, la nostra preoccupazione è che un eventuale Governo Salvini possa volerci identificare come cittadini arabi, musulmani, africani e non come cittadini italiani: questo equivale a mettere a rischio la buona convivenza che stiamo difendendo da anni. Vediamo a rischio anche i diritti fondamentali dei cittadini di origine straniera, come: il diritto alla salute ( col rischio del ritorno del fenomeno “medici spia”, per intenderci), il diritto alla casa, al lavoro, ai concorsi, all’istruzione e alla libertà religiosa. E questa preoccupazione è sentita in tutti i nostri Paesi di origine, dove emerge la profonda delusione verso la politica del PD: che s’ è rivelata troppo distante dalle Comunità arabe, musulmane, palestinesi, guardando spesso gli immigrati con distacco e senza un vero coinvolgimento. Talvolta sono stai anche messi dei paletti nei confronti di esponenti arabi e musulmani da parte di Matteo Renzi, e altri deputati del Pd lombardi e laziali”.

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