Che fine faranno i coralli dell’Oceano Pacifico? Questo viene da chiedersi di fronte alla notizia del loro sbiancamento. Un fenomeno inedito per la sua ampiezza che fa temere per quegli elementi sottomarini famosi proprio per i loro splendidi colori. E la colpa sarebbe da imputare all’innalzamento delle temperature.
L’effetto serra nemico della barriera corallina
L’effetto serra sta mettendo le mani anche nel prezioso mondo sottomarino essendo in grado di provocare uno sbiancamento delle barriere coralline. La situazione più evidente è quella alle isole di Marshall anche se il fenomeno interesserebbe tutto il Pacifico settentrionale. A denunciarlo sono Karl Fellenius, oceanografo dell’università delle Hawaii e C. Mark Eakin, responsabile della sorveglianza delle barriere coralline all’Agenzia nazionale americana Oceanica e Atmosferica (Noaa).
Tale sbiancamento, in generale un fattore naturale nei periodi di forte calura e di bassa marea, sarebbe arrivato dallo scorso settembre a dei livelli mai registrati diventando così un problema globale a causa di temperature sempre più elevate, generate dalle emissioni di gas serra. La temperatura media delle acque, come sostenuto da Fellenius, in pochi mesi si è infatti innalzata di circa mezzo grado rispetto al normale. Un fenomeno che sta interessando il 25% delle varietà più grandi dei coralli presenti alle isole Marshall e il 75% di quelli più piccoli.
E a proposito di temperature elevate, l’Organizzazione meteorologica mondiale (Omm) ha recentemente previsto che i gradi registrati tra gennaio e ottobre farebbero del 2014 l’anno più caldo dal 1880.
