Uccisi 11 soldati dell’esercito egiziano. Arabia Saudita e Emirati Arabi Uniti al fianco dell’Egitto contro il terrorismo
Undici membri dell’esercito egiziano, di cui un ufficiale, sono rimasti uccisi in seguito ad un attacco compiuto da terroristi presso una stazione di pompaggio dell’acqua nel Sinai, in Egitto. Lo ha reso noto il portavoce militare egiziano, Gharib Abdel Hafez, in un comunicato stampa, secondo il quale altri cinque militari sarebbero rimasti feriti nell’attacco.
In questa regione è attivo il gruppo terroristico Wilayat Sinai, precedentemente noto come Ansar Beit al Maqdis, che ha cambiato nome in Stato del Sinai dopo aver giurato fedeltà al sedicente “califfato” nel novembre del 2014.
Immediata è giunta la condanna da parte di Riad e Abu Dhabi al fianco del Cairo nella lotta al terrorismo.
L’Arabia Saudita ha condannato l’attacco terroristico in una nota. Il ministero degli Affari Esteri saudita ha espresso la ferma condanna e denuncia del Regno per l’attacco che ha preso di mira uno dei punti di sollevamento dell’acqua a ovest del Sinai.
Il ministero ha ribadito il pieno sostegno del Regno alla Repubblica araba d’Egitto nei confronti di tutto ciò che minaccia la sua sicurezza e stabilità, e il suo apprezzamento per il ruolo delle forze armate egiziane nell’affrontare tali atti terroristici e di sabotaggio.
Anche gli Emirati Arabi Uniti hanno condannato fermamente l’attacco terroristico nel Sinai. In una dichiarazione, il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale di Abu Dhabi ha espresso la ferma condanna di questi atti criminali e il rifiuto permanente di ogni forma di violenza e terrorismo volte a destabilizzare la sicurezza e la stabilità e incoerenti con i valori umanitari e i principi.
Abu Dhabi ha rinnovato la sua ferma posizione e solidarietà con la Repubblica araba d’Egitto nell’affrontare i terroristi, e il suo sostegno e assistenza in tutte le misure adottate per proteggere la sua sicurezza e stabilità e per sradicare questo flagello.
