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Alan Kay

Brasile e modernità, è questa la sfida del dopo elezioni

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Un hombre se arrodilla en una cabina de votación para emitir su sufragio en las elecciones generales de Brasil en un local de votación en Sao Bernardo do Campo, cerca de Sao PauloDopo le urne

Il dopo elezioni non scuote gli animi. I brasiliani sono un popolo pacifico, pragmatico e hanno un passato marcato da una dittatura feroce e sanno bene che accettare il voto popolare è il loro primo impegno. Ora il dibattito è tutto politico. Dilma è andata in TV con un chiaro appello all’unità e al dialogo tra forze politiche e tra maggioranza e opposizione. Sa bene che la composizione nuova del Senato e della camera costringe a un faticoso lavoro di contrattazione pena un pesante stallo della necessaria attività politica e una difficoltà nel mettere mano alle pur necessarie riforme.

Quale sarà la strada

Aecio è oggi il capo della opposizione, forte dei più di 50 milioni di brasiliani che lo hanno votato e che vuole rappresentare e oggi non sembra raccogliere l’appello di Dilma, ma siamo solo alle prime battute e il suo compito principale è proprio quello di tenere unita l’opposizione. Sullo sfondo sempre la vicenda Petrobras che continua a campeggiare sulla stampa. Il paese è diviso come il suo parlamento e già una volta il governo è andato sotto ma è evidente che la maggioranza dovrà trovare una strada possibile per non cadere nell’immobilismo. Intanto i problemi restano. Per capirli bisogna vivere la strada, le “chiacchiere da bar”, ascoltare, guardare.

I fatti

Voglio raccontarvi due fatti di queste ultime 48 ore, apparentemente estranei alle vicende politiche. Uno dei problemi del paese che spaventa le imprese e in particolare quelle straniere è il problema di una pesante burocrazia che frena lo sviluppo economico. Ieri sono andato a un appuntamento presso gli uffici di una società privata. Dal momento in cui sono arrivato nella prima portineria a quando ho varcato la soglia dell’ufficio dove ero atteso sono passati 25 minuti. Arrivato infatti in portineria ho trovato uno sportello, una gentile signorina mi ha chiesto se ero già “cadastrato”, cioè se ero già presente nei dati informatici del loro sistema. Non lo ero. Ho consegnato il mio documento brasiliano e quello brasiliano. Dieci minuti per inserire tutti i miei dati personali, fatta la foto di rito da inserire nel PC, raccolta dell’impronta di un dito e poi mi è stato consegnato un badge per aprire il tornello. Accedo al portone del palazzo e stessa trafila. Alla mia obiezione che 2 minuti prima ero stato “cadastrato” mi è stato risposto che quella era la regola e pazientemente mi sono sottoposto al secondo controllo. Poi la signorina ha telefonato all’ufficio dove mi dovevo recare e, solo dopo aver avuto conferma, ho potuto prendere l’ascensore.

La sfida

Questo accade quasi ovunque e lascio alla vostra immaginazione cosa si passa negli uffici pubblici o quando si deve presentare una pratica, tanto che qui tutti hanno un facenderos, un signore che sbriga le pratiche. Bene, questo è un problema del paese, retaggio del sistema importato dai portoghesi e mantenuto dal regime per controllare i cittadini. Ma oggi è anacronistico, inutile e frena l’impresa e le iniziative dei singoli. Esco di casa questa mattina e una ragazza giovane che camminava davanti a me viene viene scippata della sua borsa con il suo stipendio ancora intatto; lei scoppia in un pianto disperato e le persone che come me facevano lo stesso percorso si fermano per darle aiuto e conforto ma si elevano anche commenti al limite dell’autoritarismo ma purtroppo comprensibili. Due episodi che ci dicono molte cose, che fanno riflettere sullo stato di un non risolto problema culturale e sociale. La vera scommessa di questo grande paese che regala grandi opportunità sta nella capacità della “mudanca”, nella sfida della modernità coniugata con la giustizia sociale. I brasiliani sono oggi un passo avanti del loro governo. La sfida sarà affrontare la modernità e mettere mano ai problemi sociali e culturali a cominciare dalla scuola.

Alessandro Battisti

L'Autore

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