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Gianni Rodari

Iran: da Belgio via libera per scambio detenuti

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Il Belgio accetta in linea di principio il controverso trattato con l’Iran

I membri del parlamento del Belgio hanno dato la loro approvazione iniziale a un trattato di scambio di prigionieri con l’Iran, che potrebbe portare al rilascio di un diplomatico iraniano condannato per aver complottato per far esplodere un ordigno esplosivo durante una manifestazione organizzata da un gruppo di opposizione iraniano all’estero.

La Commissione Esteri della Camera dei rappresentanti belga ha discusso il trattato per più di sei ore in due giorni prima che fosse finalmente approvato.

Il trattato deve ancora essere presentato all’intera Camera dei rappresentanti di 150 membri, cosa che probabilmente accadrà nelle prossime due settimane, ma la Camera di solito segue il voto delle commissioni poiché hanno la stessa composizione delle alleanze di partito.

Questo trattato potrebbe favorire il rilascio di un operatore umanitario belga detenuto in Iran da febbraio, nonché dell’accademico svedese-iraniano Ahmed Reza Jalali, che ha studiato in Belgio ed è stato condannato a morte in Iran.

In cambio, l’Iran chiede il rilascio di Assadollah Asadi, condannato a 20 anni di carcere in Belgio per un complotto di attentato sventato nel 2018. Il suo processo è stato il primo per un funzionario iraniano accusato di terrorismo in Europa dalla rivoluzione iraniana nel 1979.

Non è chiaro quando potrà aver luogo uno scambio di prigionieri tra i due paesi.

Alcuni deputati belgi ha espresso preoccupazione per il fatto che il trattato proposto possa portare all’istituzione della cosiddetta “diplomazia degli ostaggi” e mettere a rischio la detenzione di altri belgi.

Da parte sua, il Consiglio nazionale della Resistenza iraniana, il cui raduno nel 2018 vicino a Parigi è stato l’obiettivo del complotto dell’attentato, ha descritto il trattato come “vergognoso” e ha affermato che Assadi dovrebbe rimanere in prigione.

 

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