Prosegue la protesta contro gli Ayatollah
Il gruppo “Youth of Teheran Neighborhoods” invita la gente a scendere in piazza oggi in nuove manifestazioni pubbliche.
Negli appelli, i primi nel suo genere, è stato chiesto ai giovani dei quartieri di Teheran e ai lavoratori dell’industria petrolifera di organizzare scioperi di massa e manifestazioni in tutto il paese.
Il gruppo “Teheran Neighborhood Youth” ha lanciato un invito a riunirsi da mezzogiorno all’alba in tutte le piazze e strade principali.
L’agenzia di stampa francese AFP ha riferito che l’Iran sta intensificando la sua campagna repressiva contro i manifestanti, soprattutto nelle aree curde.
La città di Sanandaj, capitale della regione del Kurdistan iraniano, ha assistito a violenti scontri che hanno spinto le forze di sicurezza a sparare sui manifestanti. Circolano notizie secondo cui la città era fuori dal controllo del regime.
Mentre le proteste continuano in Iran e le forze del regime continuano a disperderle con la forza, aumentano le richieste di organizzare grandi manifestazioni di protesta nelle principali città contro gli atti di repressione e arresti arbitrari.
Le manifestazioni di protesta in Iran sono iniziate dopo l’assassinio della giovane donna, Mahsa Amini, e sono sfociate in proteste volte a cambiare il regime, che sta rispondendo con repressione e proiettili attraverso le sue forze.
Le proteste, con il loro slancio, rappresentano, secondo gli esperti, una grande sfida al leader supremo Khamenei e al presidente iraniano Raisi, che hanno descritto i manifestanti come nemici dell’Iran e hanno sottolineato la dispersione delle proteste con la forza.