Manifestazioni contro la povertà in decine di città iraniane
I pensionati iraniani sono di nuovo scesi in strada in varie province del Paese il 6 giugno per le proteste contro la povertà e l’aumento dei prezzi, insieme alle proteste di altri settori della società, mentre le autorità continuano a ignorare le loro richieste.
Da molti mesi i pensionati protestano contro l’enorme aumento dei prezzi dei beni a consumo, per la disparità tra i loro stipendi e l’inflazione vertiginosa, chiedendo la piena attuazione del piano pensionistico paritario, l’attuazione dell’assicurazione complementare, il pagamento integrativo delle spese mediche e la gestione delle richieste insoddisfatte dei pensionati nonostante le ripetute manifestazioni e proteste.
Le principali città dei vari governatorati del Paese hanno assistito ad assembramenti di pensionati che hanno scandito slogan contro il governo e il parlamento perché le loro richieste, che considerano urgenti, non sono state ascoltate a causa della soffocante crisi economica che sta affliggendo il Paese.
Inoltre, Isfahan, il centro del paese, Tabriz, la capitale dell’Azerbaigian orientale nel nord-ovest dell’Iran, Ahvas nel sud-ovest, Arak nel centro, Shiraz, la capitale della Persia nel sud dell’Iran, Rasht, la capitale di Gilan nel Mar Caspio, Kermanshah nell’Iran occidentale e altre città, hanno assistito a manifestazioni e proteste di massa.