La gente ha sempre dichiarato di voler creare un futuro migliore.
Non è vero. Il futuro è un vuoto che non interessa nessuno.
L'unico motivo per cui la gente vuole essere padrona del futuro
è per cambiare il passato.

Milan Kundera

La stretta di mano è un gesto… atavico

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Una stretta di mano sancisce una conoscenza o un incontro fra persone che già si conoscono.O, ancora, corona una rappacificazione. E’ un gesto che sta ad indicare – coinvolgendo la mano destra, ovvero quella che di solito è utilizzata per l’uso delle armi – un intento pacifico: “Vengo disarmato” è il suo linguaggio subliminale. Un’altra interpretazione di questo gesto, più ‘animale’, scaturisce da una ricerca condotta da un grande istituto israeliano, il Weizmann Institute of Sciences di Rehovot.

La ricerca

stretta di manoL’Università prende il nome da Chaim Weizmann, suo fondatore nel 1934 il quale, prima di diventare presidente dello Stato d’Israele, studiò chimica organica nei suoi laboratori. I ricercatori israeliani hanno affermato che, così come i cani usano l’olfatto per il primo approccio fra loro, odorandosi alle code, così anche gli umani usano l’incontro della mano per ‘studiarsi’. E’ questo il loro modo subliminale per conoscersi e stabilire se è possibile fidarsi l’un dell’altro. Per arrivare a postulare questa tesi, gli scienziati del comportamento hanno filmato 280 volontari (dunque, almeno 140 strette di mano…moltiplicate per enne volte!): i fotogrammi raccolti hanno fermato l’immagine del riflesso condizionato umano, finora praticamente mai registrato come tale, per cui, inconsciamente, ci si odora la mano dopo la stretta.

Tipologie

Inoltre, nel caso di strette di mano fra uomini o fra donne – ovvero fra persone dello stesso sesso – la mano portata al naso per odorarselo è quella destra, ovvero quella usata per il gesto; nel caso, di una stretta di mano fra persone di sesso differente, si odorava la mano sinistra, quasi che ci si volesse rassicurare di non emanare cattivo odore.  Per comprendere la ripetitività di quest’abitudine atavica, i 280 volontari hanno accettato di inserire un catetere nasale che ha permesso di rilevare come, ogni volta che la mano del soggetto si avvicinava al naso vi era un’accelerazione che raddoppiava il flusso d’aria inspirata. Il che la dice lunga su quanto siamo ancora ‘adiacenti’ alle specie animali.

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