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Pietro Barilla

Marocco: a Rabat i primi metri cubi d’acqua dello wadi Sebou

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Apertura delle valvole dell’autostrada dell’acqua

Sono arrivati a Rabat i primi metri cubi d’acqua dallo wadi Sebou. Entro il prossimo ottobre sarà inaugurata la nuova autostrada dell’acqua che risolverà il problema della siccità nella capitale del Marocco.

Il 28 agosto 2023, i primi metri cubi d’acqua del bacino di Sebou sono arrivati ​​nel bacino di Bouregreg. Ciò è avvenuto in base alle direttive reali contenute nel discorso di Mohammed VI del 14 ottobre 2022. Lo ha annunciato il Ministero delle Attrezzature e dell’Acqua del Marocco in un comunicato stampa.

Questo vasto progetto, si ricorda, mira a deviare l’acqua in eccesso dal bacino di Sebou che si perde nell’Oceano Atlantico, verso il bacino di Bouregreg. In modo da garantire l’approvvigionamento di acqua potabile dell’asse Rabat Casablanca e per alleviare la pressione sulla diga di Massira.

L’operazione di questo progetto è iniziata gradualmente, a partire dal 24 agosto 2023, spiega la stessa fonte. Con l’esecuzione dei necessari test sulle apparecchiature e la deviazione dell’acqua. La portata iniziale non è superiore a 3 metri cubi al secondo. Questo flusso aumenterà gradualmente e il progetto raggiungerà rapidamente la velocità di crociera.

Nelle prossime settimane, il flusso d’acqua aumenterà gradualmente fino a 15 metri cubi al secondo, ha affermato il ministero. In altre parole, la portata giornaliera raggiungerà presto 1,3 milioni di metri cubi, più del doppio del consumo idrico giornaliero di una città come Casablanca. In definitiva, il progetto consentirà di trasferire un volume annuo di acqua in eccesso dal bacino di Sebou compreso tra 350 e 400 milioni
di metri cubi.

Il dipartimento di Nizar Baraka non manca di ricordare che il progetto è stato realizzato essenzialmente da imprese marocchine. In questo caso la Società Generale delle Opere Marocchine (SGTM), la Società Nuova Tubazioni dell’Acqua (SNCE), la Compagnia delle Opere Agricole Marocchine (STAM ) e la Società del Maghreb di ingegneria civile e consulenza in ingegneria e sviluppo.

Questo progetto di interconnessione ha richiesto un budget di 6 miliardi di dirham. Comprende una diga di guardia sull’Oued Sebou, 67 km di canali in acciaio del diametro di 3200 mm. Anche due stazioni di pompaggio con una portata di 15 metri cubi al secondo, nonché un bacino per convogliare l’acqua alla diga.

La questione della scarsità idrica e della gestione delle risorse idriche è stata al centro delle indicazioni fornite negli ultimi due anni da Mohammed VI. Infatti, durante il Consiglio dei Ministri, del 2 ottobre 2017, il re ha richiamato l’attenzione sul problema della mancanza di acqua potabile e di acqua per l’irrigazione nelle zone rurali e montane.
Nello stesso spirito, Mohammed VI ha presieduto, il 5 giugno del 2018, una riunione dedicata alla questione dell’acqua. Anche il Discorso reale del 14 ottobre 2023 pronunciato davanti alle due camere del Parlamento è stato in gran parte dedicato alla questione dell’acqua.

L’importanza di questo progetto sta nel fatto che permetterà di garantire l’approvvigionamento di acqua potabile per i cittadini e per l’industria su tutto l’asse Kenitra-Casablanca. Questa è una risposta strategica a una siccità strutturale che colpisce il Regno. Elimina così la prospettiva di un’interruzione delle forniture idriche. Il progetto inoltre, per la sua dimensione e la sua complessità, rappresenta un modello di gestione che permetterà senza dubbio di consacrare il dinamismo e la maturità dell’azienda marocchina aprendo nuove prospettive internazionali.

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