Sogni, promesse volano... Ma poi cosa accadrà?

Gianni Rodari

Paolo Cuomo (Italia dei valori): “Governo, non ti dimenticare delle piccole imprese!”

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Siamo appena alle porte della più grave crisi economica nella storia del nostro Paese ed il Governo sembra limitarsi ai Decreti Liquidità e Rilancio per affermare di aver portato a termine il suo compito istituzionale di aiuti, peraltro ben pochi e di breve durata, alle piccole imprese. Ciò non è assolutamente possibile. In particolare, non sono sufficienti per le piccole imprese il solo mese di aprile per calcolare il contributo a fondo perduto (peraltro ancora non erogato) o le prossime poche settimane per la concessione della cassa integrazione in deroga perché il Governo possa pensare
di aver soddisfatto il suo dovere istituzionale di sostegno economico alle piccole imprese.

Girando per il centro di Roma ho notato come il lockdown sia di fatto ancora in corso: molti negozi, bar e ristoranti chiusi. E quei pochi negozi aperti sono costretti a rituali legati alle misure di sicurezza anticovid che dissuadono i cittadini dal prendersi il caffè o un aperitivo al bar o dal sedersi ad un ristorante per godersi in famiglia un buon spaghetto al pomodoro o una bella bistecca. Tutto sembra surreale con il rispetto del distanziamento che è diventato l’anticamera del sentimento di diffidenza tra la gente.

Ecco la nuova realtà di Roma e, sono certo, di tante città d’Italia. E tutto ciò unito ai nuovi stili di vita, come lo smart working, che non fanno altro che nuocere all’economia quotidiana delle nostre città e del nostro Paese. Ci deve essere una forte riflessione da parte di chi ci governa perché questo trascinamento nel tempo del lockdown possa essere spezzato da concrete iniziative promosse dal Governo e dalle Istituzioni competenti per agevolare una autentica ripresa delle vecchie regole di vita dei cittadini. Gli scienziati devono essere chiari nel confermare che i rischi di emergenza sanitaria si sono fortemente ridimensionati.

E se tutto ciò è vero, il Governo deve pensare ad una qualificata campagna istituzionale che possa ridare fiducia ai cittadini nelle loro vecchie abitudini di vita. Tutto ciò cancellando o almeno riducendo le attuali misure di sicurezza come, tra l’altro, la stessa mascherina che sembra causare, in presenza delle temperature estive, seri danni per l’ossigenazione del nostro organismo. Tale campagna istituzionale dovrà essere chiaramente accompagnata, grazie anche ai recenti forti finanziamenti approvati in sede UE a favore del nostro Paese, da nuovi decisi interventi del Governo per alimentare, per almeno un intero anno, l’economia attualmente prefallimentare delle piccole imprese: contributi a fondo perduto, agevolazioni finanziarie, no tax anche per le imposte locali, cassa integrazione in deroga, valorizzazione del brand delle piccole imprese verso i Paesi esteri anche per richiamare turismo in Italia. Sono solo alcune delle misure urgenti che il Governo deve assicurare per molti mesi perché il nostro Paese possa riprendere fiato con il suo anello vitale delle piccole imprese anche al fine di garantire continuità di lavoro ai loro dipendenti.

Dobbiamo fare presto a rientrare al bar o al ristorante per goderci insieme ad amici e familiari un buon caffè e un buon piatto di pasta senza mascherine, controlli sanitari e distanziamenti. Italiani, torniamo a vivere! Governo, non fare il sordo a questa emergenza reale del nostro Paese!

 

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