Il giorno dopo il suo rapimento
Gli attacchi ai giudici nelle aree controllate dagli Houthi sono tornati, come ha denunciato il ministro dell’Informazione yemenita, Muammar Al-Eryani, il quale ha reso noto l’uccisione di un giudice da parte della milizia che lo aveva rapito davanti alla sua casa a Sana’a.
Al-Eryani ha condannato, attraverso il suo account su Twitter, l’omicidio del giudice Muhammad Hamran da parte di una banda armata appartenente a un leader della milizia terroristica Houthi affiliata con l’Iran, che lo ha rapito davanti alla sua casa nella capitale, Sana’a.
Ha anche aggiunto che l’uccisione del giudice Hamran è avvenuta dopo l’incitamento sistematico contro di lui da parte dei media della milizia e una serie di attacchi contro diversi giudici.
Ha considerato l’uccisione di Hamran un’estensione della serie di attacchi sistematici al sistema giudiziario e ai suoi quadri che non attuano letteralmente le direttive della milizia Houthi, e i suoi sforzi per rafforzare il suo controllo sulla magistratura e usarlo come strumento per coprire i suoi crimini.
Il ministro yemenita ha anche invitato la comunità internazionale a esercitare vere pressioni sui leader della milizia terroristica Houthi affinché mettano fine al suo sistematico attacco al sistema giudiziario e ai suoi tentativi di impossessarsene.