La mutilazione per cui la vita perdette quello che non ebbe mai,
il futuro, rende la vita più semplice,
ma anche tanto priva di senso.

Italo Svevo

Yemen: mina Houthi uccide una madre e suo figlio a Marib

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Durante il pascolo del bestiame nell’area di Amriya del distretto di Harib

Una madre e suo figlio sono stati uccisi, a seguito dell’esplosione di una mina Houthi, nel Governatorato di Marib, nel nord-est dello Yemen. Questo è l’ultimo dei crimini contro le mine della milizia, che continuano a mietere vittime civili, dopo aver trasformato il paese nel più grande campo minato nel mondo, secondo i rapporti sui diritti umani.

L’Osservatorio yemenita sulle mine antiuomo ha reso noto che una donna e suo figlio sono stati uccisi a causa dell’esplosione. E questo mentre stavano pascolando il bestiame nell’area di Amriya, nel distretto di Harib del governatorato di Marib.

L’osservatore indipendente sui diritti umani ha affermato che il distretto Hareeb è uno dei distretti più inquinati di Marib. E’ contaminato da mine piantate dagli Houthi, ordigni esplosivi e residuati bellici.

Secondo il Civilian Impact Monitoring Project, le mine antiuomo e gli ordigni inesplosi piazzati dagli Houthi hanno causato più di 9.000 vittime civili dall’inizio del conflitto.

La milizia Houthi, il braccio armato dell’Iran nello Yemen, è l’unica parte in guerra che piazza mine e ordigni esplosivi di vari tipi e dimensioni. Lo Yemen è stato testimone della più grande operazione di posa di mine dai tempi del fine della seconda guerra mondiale, secondo i rapporti sui diritti umani.

I rapporti sui diritti umani indicano che la milizia Houthi ha piazzato più di due milioni di mine, uccidendo e ferendo più di 20.000 civili.

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