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Gianni Rodari

Yemen: morto prigioniero Houthi sotto tortura

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ONG per i diritti umani denuncia: l’ufficiale prigioniero, Faisal Abdel Aziz Abu Ras, è morto all’interno di una prigione Houthi a Sana’a dopo essere stato sottoposto a brutali torture

Un ufficiale delle forze dell’esercito nazionale del governo legittimo dello Yemen è morto. Il decesso è avvenuto dopo essere stato torturato in una prigione della milizia Houthi a Sana’a.

Una fonte delle organizzazioni per i diritti umani ha denunciato che l’ufficiale catturato dai ribelli, Faisal Abdel Aziz Abu Ras, è morto in una prigione Houthi a Sana’a. Ha spiegato che la vittima è stata sottoposta a brutali torture durante la sua detenzione nella prigione, prima di morire in tal modo.

Il ministro dell’Informazione yemenita, Muammar Al-Eryani, ha condannato con la massima fermezza l’accaduto. Ha parlato di liquidazione da parte della milizia terrorista Houthi, affiliata all’Iran, di un ufficiale dell’esercito nazionale. Faisal Abdulaziz Abu Ras è morto sotto tortura, dopo che era stato arrestato e fatto sparire con la forza con un numero dei suoi compagni sul fronte di Abu Jabara, nel Governatorato di Saada nel 2019.
Al-Eryani ha affermato in una nota che l’ufficiale, è stato sottoposto, come altri prigionieri, rapiti e detenuti con la forza nei centri di detenzione illegali della milizia Houthi, alle forme più atroci di torture psicologiche e fisiche. Ha subito la negazione dell’assistenza sanitaria e dei diritti più elementari, che lo hanno portato alla morte.

Il Ministero dei diritti umani dello Yemen ha documentato più di 350 casi di uccisione sotto tortura. Questo su un totale di 1.635 casi di tortura nelle strutture di detenzione della milizia.

Il ministro dell’Informazione yemenita ha chiesto un’indagine urgente e trasparente sui crimini di tortura di prigionieri, rapiti e persone detenute con la forza nei centri di detenzione della milizia Houthi. Ha denunciato la partecipazione dei leader Houthi, incluso Abdul Qadir Al-Murtada, e ha chiesto che siano condannati come criminali di guerra.

Ha anche invitato la comunità internazionale, le Nazioni Unite e il suo inviato speciale in Yemen, e le organizzazioni per i diritti umani, a fermare il silenzio. Perché il silenzio ha incoraggiato la milizia Houthi a praticar abusi contro i prigionieri.

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