La mutilazione per cui la vita perdette quello che non ebbe mai,
il futuro, rende la vita più semplice,
ma anche tanto priva di senso.

Italo Svevo

Yemen: ONG, Houthi paghino stipendi a insegnanti

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Una coalizione per i diritti umani chiede agli Houthi di pagare gli stipendi degli insegnanti e di rilasciare i detenuti. Il gruppo Houthi affronta le legittime richieste degli insegnanti con campagne di intimidazione e arresti

Una coalizione per i diritti umani ha invitato il gruppo Houthi a rispondere immediatamente alle richieste degli insegnanti dello Yemen. Chiedono di consegnare i loro stipendi nelle aree sotto il suo controllo. Di smettere di intimidirli, di fermare le campagne di arresto contro di loro e di rilasciare le persone detenute.

Dieci organizzazioni affiliate alla coalizione “Carta di Giustizia per lo Yemen” hanno diffuso una dichiarazione congiunta. Lo hanno fatto in occasione della Giornata internazionale per proteggere l’istruzione dagli attacchi. Che cade il 9 settembre di ogni anno:

“Rinnoviamo il nostro appello al gruppo Houthi affinché risponda rapidamente alle richieste degli insegnanti dello Yemen nelle aree sotto il suo controllo. Devono pagare regolarmente i loro stipendi”.

La dichiarazione aggiunge che il Club degli insegnanti ha confermato nella sua nota che il governo Houthi non riconosciuto purtroppo ha ignorato la sofferenza degli educatori. Erogano invece ingenti somme di denaro al Consiglio politico, ai ministri, ai rappresentanti, al Consiglio della Shura, mensilmente.

Ha sottolineato che il gruppo Houthi sta affrontando le legittime richieste degli insegnanti con campagne di intimidazione e di arresti. Ha arrestato molti insegnanti, tra cui Mohsen Al-Dar, segretario generale del Club degli insegnanti, sabato 5 agosto 2023.

Ha anche lanciato accuse di “tradimento” e di “servizio al nemico” contro gli insegnanti.

La Coalizione per i diritti umani ha chiesto al gruppo Houthi di smettere di usare la violenza per affrontare la protesta civile, comprese minacce e intimidazioni contro gli insegnanti in sciopero. Di fermare le campagne di arresto contro di loro, di rilasciare immediatamente gli insegnanti detenuti e di garantire che le risorse siano disponibili.

Ciò avviene mentre il Club degli insegnanti di Sana’a minaccia di lanciare una nuova fase di proteste. Questo dopo che è entrato nella sua ottava settimana consecutiva di mobilitazione per chiedere il pagamento degli stipendi.

Il club ha minacciato di ricorrere a manifestazioni in quanto vengono ignorate le legittime richieste degli insegnanti. Sottolineando che scioperare e manifestare sono un diritto legittimo che non può essere confiscato o contrastato in alcun modo.

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