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Pietro Barilla

Yemen: ONU, 343 civili vittime di mine in 5 mesi

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Quello di Al-Hodeidah è il governatorato più pesantemente contaminato da mine e residuati bellici esplosivi, e nell’ultima settimana dello scorso settembre ci sono state 20 vittime civili, metà delle quali bambini

Le Nazioni Unite hanno rivelato che più di 300 civili sono stati vittime di mine in Yemen durante il periodo di tregua, ora scaduta, promossa dalle Nazioni Unite, che va dall’inizio di aprile alla fine di settembre 2022.

L’Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari nello Yemen ha affermato, su Twitter, che mine e ordigni inesplosi hanno ucciso e ferito 343 civili nel periodo tra aprile e settembre 2022, con 95 morti e 248 feriti.

Ha aggiunto che questi esplosivi costituiscono ancora il pericolo maggiore per i civili nello Yemen e infliggono loro pesanti perdite, in particolare bambini e donne, i gruppi più vulnerabili.

Al-Hodeidah è il governatorato più contaminato da mine e residuati bellici esplosivi, e nell’ultima settimana dello scorso settembre, 20 vittime civili, metà delle quali bambini, sono state causate da esplosivi che sono stati spazzati via dalle forti piogge e dalle recenti inondazioni nel governatorato.

La milizia Houthi, braccio dell’Iran nello Yemen, è l’unica parte che piazza mine e ordigni esplosivi di vario tipo e dimensione. I rapporti sui diritti umani indicano che la milizia Houthi ha piazzato più di due milioni di mine, uccidendo e ferendo più di 20.000 civili.

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