L’appello dell’Unione europea in favore dei 4 giornalisti condannati alla pena capitale a Sana’a
La missione dell’Unione europea in Yemen ha invitato la milizia Houthi a sospendere le condanne a morte contro quattro giornalisti che aveva arrestato nel 2015.
La missione ha affermato che quattro giornalisti yemeniti rischiano la pena di morte a causa della loro professione, chiedendo allo stesso tempo di fermare queste condanne nei loro confronti.
Lo scorso febbraio la Federazione internazionale dei giornalisti ha lanciato una campagna per salvare 4 giornalisti yemeniti detenuti dagli Houthi, che rischiano la morte dopo essere stati condannati a morte.
L’Unione europea ha inviato una lettera agli inviati delle Nazioni Unite, Hans Grundberg, e allo statunitense Tim Lenderking, chiedendo di inserire questo problema all’ordine del giorno come una questione urgente.
Il comunicato aggiunge che i quattro giornalisti sono stati sottoposti, dal loro arresto, a vari tipi di torture fisiche e psicologiche e sparizioni, e gli è stato negato il diritto di visita.
“Gli è stato anche negato il diritto di ottenere le cure mediche necessarie, in flagrante violazione di tutte le leggi e norme internazionali relative al trattamento dei prigionieri”.
La dichiarazione si riferisce ai giornalisti Abdul-Khaleq Omran, Akram Al-Walidy, Harith Hamid e Tawfiq Al-Mansoori, che sono stati arrestati nel giugno 2015 a Sana’a.