Il guaio del nostro tempo è che il futuro non è più quello di una volta.

Paul Valéry

Affittare gli Uffizi? Si può, ma niente tartine in Galleria

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Affittare gli Uffizi per un ricevimento? Si può ma, per cortesia, senza sgranocchiare davanti alle opere d’arte. Ci tiene a specificarlo la soprintendente del Polo museale fiorentino Cristina Acidini dopo che diversi media si sono occupati del tariffario per la concessioni di alcuni spazi museali: una pratica che è in vigore da anni nel capoluogo toscano con l’allestimento di sfilate di moda, spettacoli ed eventi e che adesso ha anche un suo “listino” pubblico che prevede costi e modalità d’uso degli spazi, sulla cui concessione ha comunque l’ultima parola il soprintendente. Ma “agli Uffizi – precisa Acidini – non è prevista la compresenza tra opere d’arte e sostanze alimentari. Ribadisco che nelle sale della Galleria degli Uffizi non è permessa l’organizzazione di incontri ‘conviviali’ di alcun tipo. Nel tariffario è chiaramente indicato che questo genere di iniziative è possibile, dietro pagamento dei previsti canoni e spese, solo ed esclusivamente negli spazi della terrazza degli Uffizi o nell’attigua caffetteria”.

Il tariffario, consultabile sul sito del Polo museale, prevede la concessione della Galleria degli Uffizi, delle Sale Rosse, Blu e Gialle del museo, e anche del Corridoio vasariano: una visita straordinaria alla Galleria con cocktail costa 15.000 euro e 20.000 se la visita è accompagnata da una cena. Ma in evidenza è segnalato che bicchieri e piatti devono restare confinati nella terrazza o nella caffetteria del museo. Più “indulgenza”, invece, per la Galleria dell’Accademia, spazio peraltro già molte volte sperimentato in questo senso: ok a brindisi e pietanze sotto lo sguardo del David per una cifra che va dagli 11.000 ai 20.000 euro.

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