Il futuro entra in noi, per trasformarsi in noi,
molto prima che accada.

Rainer Maria Rilke

L’Islam, se lo conosci non lo eviti

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convegno bolognaTolleranza nell’Islam e coesistenza tra religioni. E’ stato questo il tema affrontato nel corso del congresso che si è tenuto a Bologna organizzato dalla Associazione per Fondazione Islamica italiana e dal suo Presidente Wahid El-Fihri insieme a Knowledge Exchange Program, rappresentato da Abdulaah Fahd Lheedan. Un tema affrontato finalmente da una prospettiva diversa: non è stato solo l’occidente a parlare del mondo musulmano, ma il mondo musulmano a raccontare se stesso, a presentarsi, a porgere la mano con semplicità, in maniera autentica e vera. Un piccolo, grande contributo alla necessaria demolizione dei tanti luoghi comuni e pregiudizi che circondano l’universo musulmano. Conoscersi è il primo passo per far cadere gli steccati, i muri, i fili spinati. E’ la premessa a ogni possibile dialogo. E’ stato questo l’esprit della due giorni bolognese, che si è tenuta nella Sala Congressi della Fiera Unaway sotto patrocini simbolicamente importanti come quello della Città Metropolitana di Bologna, del Centro di Scienze dell’Islam dell’Università, dell’Anpas e di Salih bin Abdul Aziz, ministro degli Affari Islamici del Regno Saudita, che è tra le più importanti personalità religiose musulmane, discendente di Muhammad ibn Abd al-Wahhab, il fondatore stesso del wahabismo che è oggi la forma di sunnismo dominante in Arabia Saudita. E’ stato lui a tenere il discorso inaugurale dei lavori del convegno, che sono stati introdotti da Wahid El Fihri, che ha fortemente voluto questo meeting e da Ahmad Addous (Università di Bologna). Tante le autorità presenti all’evento, dal Ivano Dionigi, Magnifico Rettore del prestigioso ateneo felsineo a Ennio Mario Sodano, Prefetto di Bologna, a Marina Nelli, Direzione Centrale degli Affari dei Culti del Ministero dell’Interno, al vicesindaco Silvia Giannini, a Fabio Roversi Monaco, Presidente di Genius Bononiae. E ancora il senatore Claudio Broglia, l’onorevole Khalid Chaouki, Anna Laura Trombetti, Direttore del Cisdi (Università di Bologna), Andrea Iori, Consigliere Nazionale dell’Anpas e Rayed Khaled Krimly, ambasciatore dell’Arabia Saudita in Italia.

La prima sessione di lavori è stata dedicata al “Ruolo della religione nel promuovere una cultura della tolleranza e della moderazione” ed è stata presieduta da Adel ibn Ali Alshddi del Knowledge Exchange Program, dell’Arabia Saudita. Tra i tantissimi relatori Muhammad Shafiq, chair professor executive e direttore dell’ Hickey Center for Interfaith Studies and Dialogue Nazareth College, Rochester, New York ; Hugg Goddard, director of Centre for the study of Islam in The Contemporary World e secretary of Association for Islamic Studies dell’Università di Edimburgo; Vittoria Alliata dell’University of Zurig; Ignazio De Francesco della Comunità di Monte Sole. La seconda sessione è invece stata dedicata alle “Istituzioni didattiche e al loro ruolo nel costruire la cultura della tolleranza e una società umanitariamente condivisa”. A presiederla Giuliano Lancioni dell’ Università Roma Tre. Hanno preso la parola Farhan Nizami, direttore del Centro di studi islamici dell’Università di Oxford; Yasser M. S. Babateen della King Abdulaziz University, di Jeddah; Mohamed Bechari, presidente dell’Istituto Avicenna di Scienze Umane di Lille; Muhammed Al-Adil, president dell’Istituto Turco-Arabo di Studi Strategici (Tasen); Sherif el Sebaie del Politecnico di Torino. Alle “Storie di successo del passato che riguardano la tolleranza religiosa e la società umana” è stata dedicata la terza sessione della giornata del meeting, che è stata presieduta dal professor Nizami.

Oltre a ad-Dkkan e al professor Lancioni, hanno partecipato al dibattito Nicolò Marchetti dell’ Università di Bologna, Ida Zillio Grandi dell’Università Ca’ Foscari Venezia e Valentina Sagaria Rossi convegno bologna3della Biblioteca Corsiniana e dei Lincei. L’ultima sessione della giornata si è incentrata su un argomento delicatissimo: “L’impatto dei media sulla tolleranza e sull’estremismo”. A presiederla il professor Goddard. Alla tavola rotunda hanno preso parte Anna Laura Trombetti (Direttore del CISDI – Università di Bologna), Francesca Romana Romani (Università Roma Tre), Raoul Villano (Università Roma Tre), Alduino di Ventimiglia (Presidente Accademia italiana falconieri di alto volo), Francesca Cadeddu (Fondazione per le Scienze Religiose Giovanni XXIII, Bologna). Il convegno si è concluso con una sessione dedicata al “Ruolo della conoscenza condivisa nella promozione della comunicazione della comprensione”. A presiederla Muhammed Al-Adil. I relatori intervenuti: Michel Lagarde (Pontificio Istituto di Studi arabi e islamici); Paolo Luigi Branca (Università Cattolica di Milano); Daniele Donati (Università di Bologna); Antonio Luigi Palmisano (Università del Salento); Adel ibn Ali Alshddi (Knowledge Exchange Program, Saudi Arabia); Giulio Hasan Soravia (Università di Bologna). Il convegno, grazie al contributo degli studiosi di varie nazionalità che vi hanno aderito, è stata “una imperdibile occasione –come ha sottolineato a Futuro Quotidiano l’imam Wahid El-Fihri, presidente dell’Associazione per la Fondazione Islamica- per avviare un dialogo al di fuori degli schemi e della retorica. In un momento come questo, di grandi trasformazioni, e segnato da pericolosi estremismi è assolutamente necessario confrontarsi, proprio così come è avvenuto a Bologna”.

 

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