Anche la fedeltà va in vacanza e vi siete mai chiesti come mai? Comunemente l’estate è definita la stagione dell’amore, trasgressiva e audace soprattutto in termini sessuali. Il mare, il sole, l’abbronzatura che ci rende più belli, gli aperitivi, le serate in spiaggia e l’abbigliamento succinto, favoriscono pensieri e comportamenti più disinibiti, complici involontari di passioni ed attrazioni segrete e spesso proibite. E così, questo mese diviene il re indiscusso di tradimenti e scappatelle. In questo modo anche le coppie più solide vengono messe a dura prova da incontri fugaci e scappatelle di stagione, favorite dal clima caldo e dai tramonti sul mare. L’estate è vitale per definizione, ci sentiamo più liberi e disinibiti, approcciamo diversamente agli altri, ci alleggeriamo di ruoli, di obiettivi, ci lasciamo andare, propensi ad abbandonarci a relazioni romantiche, ma anche solo sessuali. In fondo, parliamo del periodo più permissivo dell’anno: evasione, fuga e scappatelle sono culturalmente più accettate e accolte in estate e anche questa idea ci influenza nelle aspettative e nel metterci in gioco.
Ecco allora che si affaccia all’orizzonte la possibilità di nuovi flirt: galeotti, intensi e passeggeri, ma che, come i più classici dei temporali estivi, passano così come sono arrivati. Fin quando si è single possono essere anche ben accetti, ma quando si è già in coppia, il romantico temporale estivo si trasforma in un uragano. Resistere a questo genere di tentazioni, soprattutto in vacanza è molto più difficile di quanto non lo sia in altri momenti. Questo accade poiché in estate la nostra soglia di controllo emotivo tende ad abbassarsi, la nostra recettività sessuale è più alta, ci sentiamo non solo più sexy agli occhi degli altri, ma anche più disponibili al gioco della seduzione e del corteggiamento. Ammettiamo pure che, a volte, non serve andare poi così lontano per cadere vittima di questo gioco: se un tempo erano gli animatori e i bagnini a mettere in crisi le coppie, oggi le scappatelle estive possono capitare anche a chi rimane in città, magari con i colleghi di lavoro.
Tradire, nella maggior parte dei casi, rappresenta una sorta di passo indietro nell’approccio alle relazioni sessuali e sentimentali: il tradimento, infatti, racchiude quella dose di passione che riporta indietro, alla fase adolescenziale caratterizzata dall’emozione della conquista, dal brivido dell’attesa e dall’appagamento dell’avventura, al quale, però, possono seguire rimorsi e sensi di colpa. Se la scappatella rimane un episodio isolato e fine a sé stesso forse non rappresenterà un destabilizzatore della coppia, anzi, sembrerebbe che la “leggerezza estiva”, dovuta al caldo e al relax vacanziero, possa essere un vero e proprio toccasana per la solidità, la stabilità e la durata di un rapporto, che si rinsalda e si ricarica. Ma è proprio necessario arrivare al tradimento? Se provassimo ad inserire un pizzico di erotismo in più e qualche nuova posizione in un luogo diverso dal solito forse potremmo riscoprire nel nostro partner un sapore che non immaginavamo potesse avere. Perché non provarci?!
Valentina De Maio