Il governo di Damasco viene sempre informato prima che abbiano luogo sul suo territorio i raid della coalizione contro lo Stato Islamico. Lo ha rivelato in una intervista alla Bbc il presidente siriano Bashar al Assad, precisando comunque che dall’inizio degli attacchi lo scorso settembre il sui paese non ha mai collaborato direttamente con gli alleati.
“Non c’è dialogo ma scambio di informazioni attraverso terzi”, ha sottolineato Assad che ha respinto con forza le accuse di far ricorso in maniera indiscriminata alle barrel bombs, barili pieni di esplosivo e di altro materiale letale, sganciabili dagli elicotteri che starebbero provocando la morte di migliaia e migliaia di civili. “E’ una favola -ha detto il presidente- noi abbiamo bombe, missili e proiettili…ma non barrel bomb”.
Assad ha confermato di essere fermamente contrario a un’eventuale adesione della Siria alla coalizione guidata dagli Stati Uniti. “La ragione è semplice: non possiamo allearci con paesi che sostengono il terrorismo”, ha spiegato facendo riferimento al sostegno garantito dagli americani ai gruppi che si oppongono al suo regime. Assad, comunque, si è dichiarato pronto a combattere l’Isis alleandosi con altri paesi. “Gli Stati Uniti -ha detto- non parlano con nessuno, a meno che tu non sia un burattino nelle loro mani. E noi non parliamo con loro
