Sogni, promesse volano... Ma poi cosa accadrà?

Gianni Rodari

Avete mai stilato la “colonna sonora” della vostra vita?

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“Esiste nel mondo una universale secreta armonia, che l’uomo anela di ritrovare come necessaria a ristorare le fatiche e i dolori della sua esistenza. Il potere universale della musica è prova evidente della necessità che noi sentiamo dell’armonia”. Ugo Foscolo

Un esempio personale: cinque minuti di passione platonica

jukeboxAvevo quindici anni e passavo il pomeriggio con la mia amica Lucia – detta Luz – al leggendario Lido Marconi di Tortoreto, in provincia di Teramo. Era ancora presto, forse le 16. Di solito la comitiva si riuniva intorno alle 17,30. Ma noi eravamo lì. A quell’età certo non fai la pennichella pomeridiana in vacanza. Hai solo fame di vita e ogni minuto non goduto appieno ti sembra sprecato (per la verità, la penso tutt’ora esattamente così). Ancora esisteva un jukebox, seppur dotato di cd, dove erano stati caricati brani “potenti”, viste le pressioni dei miei amici rockettari al proprietario. Eravamo negli anni ’90 ed era esplosa la moda di un filone musicale, il Grunge. Per intenderci quello dei Nirvana. Guardavo l’assolato ingresso quando ecco, entra Lui, il mio primo colpo di fulmine, di cui non conosco nemmeno il nome. Un’esplosione atomica al cuore, una rivelazione. Era moro, con i capelli lisci e lunghi, magro, alto e con un’andatura molto particolare. Mai visto prima da quelle parti. Si avvicina al jukebox, inserisce la moneta e mette lei, “Creep” degli Stone Temple Pilots, un pezzo appena uscito. La “colonna sonora” di quell’attimo indimenticabile.

Appena inizia la musica lui si appoggia con tutte e due le braccia al voluminoso oggetto vintage e inizia a dondolare a ritmo della splendida canzone. Aveva la carnagione chiara e le lentiggini. Stupendo. Io rimango impietrita a guardarlo, ma davvero. Ancora ho impressi certi dettagli come le folte ciglia, le labbra carnose e quel broncio perpetuo. Ho ballato nella mia mente quel brano con lui, in lui. Poi finisce la canzone. E quell’amore inespresso mi guarda per un istante, intensamente, ma l’adolescente in me fanno sì che mi giri di spalle, ignorandolo e ridacchiando con la Luz, pur morendo dentro. Così il misterioso ragazzo prende e se ne va, e il mio cuore insieme a lui. Non l’ho mai più visto. Eppure lo ritrovo ogni volta che ascolto quel brano. E così sarà, per sempre.

La colonna sonora della propria vita

Ma questo è solo l’esempio di una miriade di brani che mi hanno accompagnato, consolato o sublimato il dolore, per superarlo. Anche perché io amo visceralmente la musica. La verità è che ogni istante importante della propria esistenza ha la sua colonna sonora: quella canzone o quel testo che colleghi indissolubilmente ad un ricordo bello o brutto, un profumo, un amore. Non negatelo. Ce l’avete tutti quanti e, certamente, più di uno. La musica è la vera lingua universale: nel film “Incontri ravvicinati del terzo tipo”, non a caso, viene usato un motivetto musicale per comunicare con gli extraterrestri. Avete mai provato a stilare una lista dei brani che compongono la vostra?

Gli studi

musicTra le intime pieghe del cervello, secondo psicologi e neuroscienziati, si celerebbe il segreto del nostro smodato amore per la musica. Secondo questi studi, la musicalità sarebbe innata in ognuno di noi, persino nelle persone non udenti, molto sensibili al ritmo, percepito come vibrazione e non come suono. In effetti, la musica ha in sé una carica energetica fondamentale per il nostro piacere e benessere, sia psicologico che fisico. Nel suo uso terapeutico è benefica per persone con disturbi d’ansia, fobie, stress, o addirittura colpite da malattie neurodegenerative. La musicoterapia è un campo di applicazione ormai consolidato, ricco di esperienze e ricerche scientifiche, presente persino in certe strutture ospedaliere. O adottata dalle ostetriche per favorire gestazione e parto.

Per il nostro cervello esiste la capacità di creare immagini mentali, evocare volti, luoghi, situazioni, ma anche suoni, motivi interi. Per i musicisti di professione, nuove canzoni possono essere anticipate nella mente, prima che concretizzarsi nella realizzazione finale. Ma la forza più grande rimane quella delle proprie emozioni che, quando emergono accompagnate da una melodia, non la abbandonano più. E quella è una magia tutta nostra.
Carla Cace

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